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  • Arpesani Giustino
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  • Arpesani Giustino
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  • Giustino Arpesani (1896, Milano - 1980, Roma), avvocato, uomo politico e diplomatico. Figlio dell'architetto Cecilio Arpesani, studia al liceo Parini di Milano e in seguito si iscrive a Giurisprudenza all' Università di Pavia. Volontario nel 1915, presta servizio come tenente nel 16° reggimento d'artiglieria sino al congedo avvenuto nel corso del 1920. Nel luglio 1921 si laurea in giurisprudenza specializzandosi in studi di diritto amministrativo. Iscritto sin dal 1921 al Partito liberale collabora con il periodico "Rivoluzione liberale" ed è tra i fondatori del quindicinale "Il caffè". Negli anni successivi mantiene i contatti con esponenti dell'antifascismo di orientamento liberale compiendo numerosi viaggi in Francia, Belgio, Inghilterra e Germania. Nel giugno del 1943 è coautore insieme a Tommaso Gallarati Scotti di un appello a Vittorio Emanuele III. Entrato nella Resistenza è membro del Clnai come esponente del Partito liberale; attivo nell'organizzazione Franchi e nel gruppo Longhi è più volte inviato a missioni militari in Francia e al Sud. Partecipa all'incontro in arcivescovado a Milano con Mussolini del 25 aprile 1945 insieme ai dirigenti del Clnai. Nominato sottosegretario alla Presidenza del consiglio nel governo Parri e nel successivo governo De Gasperi, nel 1946 partecipa alla Conferenza della pace di Parigi come membro della Delegazione italiana. Nel dicembre del 1946 è inviato a Buenos Aires come ambasciatore, ricoprendo tale incarico per otto anni. Nel luglio 1955 è nominato ambasciatore a Città del Messico. In congedo nel 1960 rientra in Italia e ricopre successivamente varie cariche tra le quali quella di Commissario generale del Governo all'Esposizione internazionale del lavoro di Torino (1960), di presidente del Comitato per il Centro internazionale di perfezionamento professionale e tecnico di Torino (1961), di presidente della Sezione piemontese del Sioi (1963). Il fondo Giustino Arpesani è stato depositato in due tempi (1995 e 2008) e riordinato nel 2009. La documentazione permette di ricostruire la lunga attività dell'Arpesani a partire dalla Prima guerra mondiale sino alla metà degli anni settanta. Il fondo, complessivamente ripartito in 52 fascicoli per un totale di 16 buste, è stato organizzato in sette serie dal titolo: Attività politica 1943 - 1946; Argentina; Messico; Italia '61, Centro internazionale di perfezionamento tecnico e professionale per i paesi in via di sviluppo, Sioi; Corrispondenza; Scritti e studi; Documenti personali. E' inoltre presente una sezione fotografica consultabile nel database Foto del portale Insmli.
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  • non indicato
ha conservatore
ha date complesso archivistico
ha statusProvenienza
abstract
  • Giustino Arpesani (1896, Milano - 1980, Roma), avvocato, uomo politico e diplomatico. Figlio dell'architetto Cecilio Arpesani, studia al liceo Parini di Milano e in seguito si iscrive a Giurisprudenza all' Università di Pavia. Volontario nel 1915, presta servizio come tenente nel 16° reggimento d'artiglieria sino al congedo avvenuto nel corso del 1920. Nel luglio 1921 si laurea in giurisprudenza specializzandosi in studi di diritto amministrativo. Iscritto sin dal 1921 al Partito liberale collabora con il periodico "Rivoluzione liberale" ed è tra i fondatori del quindicinale "Il caffè". Negli anni successivi mantiene i contatti con esponenti dell'antifascismo di orientamento liberale compiendo numerosi viaggi in Francia, Belgio, Inghilterra e Germania. Nel giugno del 1943 è coautore insieme a Tommaso Gallarati Scotti di un appello a Vittorio Emanuele III. Entrato nella Resistenza è membro del Clnai come esponente del Partito liberale; attivo nell'organizzazione Franchi e nel gruppo Longhi è più volte inviato a missioni militari in Francia e al Sud. Partecipa all'incontro in arcivescovado a Milano con Mussolini del 25 aprile 1945 insieme ai dirigenti del Clnai. Nominato sottosegretario alla Presidenza del consiglio nel governo Parri e nel successivo governo De Gasperi, nel 1946 partecipa alla Conferenza della pace di Parigi come membro della Delegazione italiana. Nel dicembre del 1946 è inviato a Buenos Aires come ambasciatore, ricoprendo tale incarico per otto anni. Nel luglio 1955 è nominato ambasciatore a Città del Messico. In congedo nel 1960 rientra in Italia e ricopre successivamente varie cariche tra le quali quella di Commissario generale del Governo all'Esposizione internazionale del lavoro di Torino (1960), di presidente del Comitato per il Centro internazionale di perfezionamento professionale e tecnico di Torino (1961), di presidente della Sezione piemontese del Sioi (1963). Il fondo Giustino Arpesani è stato depositato in due tempi (1995 e 2008) e riordinato nel 2009. La documentazione permette di ricostruire la lunga attività dell'Arpesani a partire dalla Prima guerra mondiale sino alla metà degli anni settanta. Il fondo, complessivamente ripartito in 52 fascicoli per un totale di 16 buste, è stato organizzato in sette serie dal titolo: Attività politica 1943 - 1946; Argentina; Messico; Italia '61, Centro internazionale di perfezionamento tecnico e professionale per i paesi in via di sviluppo, Sioi; Corrispondenza; Scritti e studi; Documenti personali. E' inoltre presente una sezione fotografica consultabile nel database Foto del portale Insmli.
scheda provenienza href
scheda SAN
consistenza
  • Buste: 16 Fascicoli: 52
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  • Buste: 16 Fascicoli: 52
forma autorizzata complesso archivistico
  • Arpesani Giustino
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  • Arpesani Giustino
record provenienza id
  • IT-INSMLI-A00-01257-00-00-00000-000-000
sistema provenienza
  • INSMLI
tipologia complesso
  • fondo
is è conservatore di of
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