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| - Il fondo, attualmente articolato nelle serie denominate Registri, Duplicati e Protocolli, contiene la documentazione relativa all'approvazione definitiva nei Consigli opportuni delle leggi ordinarie della Repubblica fiorentina dette "provvisioni" o anche "riformagioni". L'iter legislativo, di cui rimane testimonianza anche nel fondo dei Libri fabarum per tutta la fase precedente all'approvazione finale dei provvedimenti, prevedeva che le proposte di legge venissero generalmente elaborate presso la magistratura dei Priori o in consigli ristretti a cio delegati; le proposte approvate dai Signori e Collegi erano poi presentate ai Consigli opportuni della Repubblica, che venivano convocati ad personam oppure a mezzo di banditore o di suono della campana; in Consiglio era di solito il rettore del collegio in seduta che presentava la proposta di legge, la quale poi veniva sviluppata generalmente da un Priore. Seguivano il dibattito e infine le votazioni che potevano essere tenute a scrutinio palese - cioe ad alzata di consigliere - oppure a scrutinio segreto - inizialmente "ad pissidem et palloctas", poi dai primi del Trecento con l'utilizzo di fave bianche per il si e nere per il no, procedimento che ha dato il nome ai cosiddetti Libri fabarum.
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dc:date
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ha conservatore
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ha date complesso archivistico
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ha statusProvenienza
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ha strumento di ricerca
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oad:has_findingAid
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abstract
| - Il fondo, attualmente articolato nelle serie denominate Registri, Duplicati e Protocolli, contiene la documentazione relativa all'approvazione definitiva nei Consigli opportuni delle leggi ordinarie della Repubblica fiorentina dette "provvisioni" o anche "riformagioni". L'iter legislativo, di cui rimane testimonianza anche nel fondo dei Libri fabarum per tutta la fase precedente all'approvazione finale dei provvedimenti, prevedeva che le proposte di legge venissero generalmente elaborate presso la magistratura dei Priori o in consigli ristretti a cio delegati; le proposte approvate dai Signori e Collegi erano poi presentate ai Consigli opportuni della Repubblica, che venivano convocati ad personam oppure a mezzo di banditore o di suono della campana; in Consiglio era di solito il rettore del collegio in seduta che presentava la proposta di legge, la quale poi veniva sviluppata generalmente da un Priore. Seguivano il dibattito e infine le votazioni che potevano essere tenute a scrutinio palese - cioe ad alzata di consigliere - oppure a scrutinio segreto - inizialmente "ad pissidem et palloctas", poi dai primi del Trecento con l'utilizzo di fave bianche per il si e nere per il no, procedimento che ha dato il nome ai cosiddetti Libri fabarum.
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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consistenza
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forma autorizzata complesso archivistico
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record provenienza id
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sistema provenienza
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tipologia complesso
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is è conservatore di
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is è strumento di ricerca di
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