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| - Questo fondo raccoglie la documentazione relativa alla gestione dell'infanzia abbandonata e a quella delle case di deposito situate nel territorio prima dell'Unità d'Italia. La prima legge sugli esposti fu emanata dalla reggente Maria Luisa che, con un motuproprio del 1805, consentiva l'accesso agli istituti ai soli figli illegittimi e a quelli in totale indigenza. Nel 1817 le "Massime e istruzioni per tutti gli ospedali del Granducato" stabilirono l'assistenza ai soli figli illegittimi e ai leggttimi in estrema necessità, ma solo per la durata del'allattamento. Nel 1842, il Codice Sanitario decise l'apertura in Maremma di tre strutture autonome, tre case di deposito poste sotto la direzione amministrativa e morale del rettore dell'ospedale di Grosseto. Con l'Unità d'Italia, la gestione dell'infanzia abbandonata fu affidata ai Comuni e alle Province. Il fondo è costituito da 39 unità archivistiche suddivise in cinque serie Bibliografia: R. SCARLINI, Le case di deposito in Maremma. origine, sviluppo, qualità dell'accoglienza, in Il sentimento dell'infanzia in Toscana nell'ultimo Ottocento, a cura di S. S. MACCHIETTI, Roma, 1993.
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ha conservatore
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ha date complesso archivistico
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Questo fondo raccoglie la documentazione relativa alla gestione dell'infanzia abbandonata e a quella delle case di deposito situate nel territorio prima dell'Unità d'Italia. La prima legge sugli esposti fu emanata dalla reggente Maria Luisa che, con un motuproprio del 1805, consentiva l'accesso agli istituti ai soli figli illegittimi e a quelli in totale indigenza. Nel 1817 le "Massime e istruzioni per tutti gli ospedali del Granducato" stabilirono l'assistenza ai soli figli illegittimi e ai leggttimi in estrema necessità, ma solo per la durata del'allattamento. Nel 1842, il Codice Sanitario decise l'apertura in Maremma di tre strutture autonome, tre case di deposito poste sotto la direzione amministrativa e morale del rettore dell'ospedale di Grosseto. Con l'Unità d'Italia, la gestione dell'infanzia abbandonata fu affidata ai Comuni e alle Province. Il fondo è costituito da 39 unità archivistiche suddivise in cinque serie Bibliografia: R. SCARLINI, Le case di deposito in Maremma. origine, sviluppo, qualità dell'accoglienza, in Il sentimento dell'infanzia in Toscana nell'ultimo Ottocento, a cura di S. S. MACCHIETTI, Roma, 1993.
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha livelloSuperiore
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consistenza
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forma autorizzata complesso archivistico
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record provenienza id
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sistema provenienza
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tipologia complesso
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is è conservatore di
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