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| - La serie formata da 10 buste e 156 fascicoli, contiene due sottoserie (Eventi straordinari e grandi mobilitazioni popolari e Svolgimento corrente dell’azione politica) articolate nei seguenti titoli: Udi centro, Udi sedi locali, Movimenti femminili e femministi, Mondo cattolico e Movimento per la vita, Partiti e associazioni, Istituzioni, In Parlamento e Stampa. La documentazione relativa al ruolo che le donne hanno avuto, all’indomani della seconda guerra mondiale, dimostra grande attenzione all’istituzione del servizio militare femminile per gli anni dal 1951 al 1992. La raccolta dei documenti si apre con le notizie della minaccia di un terzo conflitto mondiale. A pochi anni dell’armistizio del 1945 sembra naturale, nella cultura politica del tempo, affermare che le donne debbano essere le più decise nella lotta per la pace in nome e in forza del loro «ruolo femminile». A tale scopo servono i tre milioni di firme per la pace che, nel novembre del 1948, vengono consegnate al Segretario generale dell’Onu, a Parigi, accompagnati da una dichiarazione che sensibilizzi l’opinione pubblica e promuova campagne e mobilitazioni contro l’uso della bomba atomica, contro la guerra batteriologica, contro il riarmo tedesco. Molteplici iniziative e campagne furono organizzate e caratterizzate da diverse forme espressive (bandiere della pace, colombe e angioletti etc..). Nel corso di questo spendersi per la pace emergono tante figure di donne definite «partigiane e messaggere della pace» e molte di loro vengono scelte come delegate italiane ai grandi incontri internazionali. Negli anni ’60, via via che si attenua la tensione internazionale conseguente al possesso unilaterale dell’arma atomica e a mano a mano che maturano situazioni nuove nell’Urss, negli USA e nella Chiesa di Giovanni XXIII, per le donne la parola «pace» sollecita la solidarietà verso le donne di tutti i continenti e la difesa dei valori dell’indipendenza nazionale. La parola «pace» ritorna, nel gennaio del 1991, con la Guerra del Golfo e lo shock di tale evento sembra far rivivere nelle donne un comune sentimento salvifico, manifestato soprattutto nelle parole di gruppi o di singole donne che hanno affidato alla scrittura, più che ad altre espressioni della politica, storie, sentimenti e pensieri.
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dc:date
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ha conservatore
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ha date complesso archivistico
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ha estensione date...esso archivistico
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ha statusProvenienza
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abstract
| - La serie formata da 10 buste e 156 fascicoli, contiene due sottoserie (Eventi straordinari e grandi mobilitazioni popolari e Svolgimento corrente dell’azione politica) articolate nei seguenti titoli: Udi centro, Udi sedi locali, Movimenti femminili e femministi, Mondo cattolico e Movimento per la vita, Partiti e associazioni, Istituzioni, In Parlamento e Stampa. La documentazione relativa al ruolo che le donne hanno avuto, all’indomani della seconda guerra mondiale, dimostra grande attenzione all’istituzione del servizio militare femminile per gli anni dal 1951 al 1992. La raccolta dei documenti si apre con le notizie della minaccia di un terzo conflitto mondiale. A pochi anni dell’armistizio del 1945 sembra naturale, nella cultura politica del tempo, affermare che le donne debbano essere le più decise nella lotta per la pace in nome e in forza del loro «ruolo femminile». A tale scopo servono i tre milioni di firme per la pace che, nel novembre del 1948, vengono consegnate al Segretario generale dell’Onu, a Parigi, accompagnati da una dichiarazione che sensibilizzi l’opinione pubblica e promuova campagne e mobilitazioni contro l’uso della bomba atomica, contro la guerra batteriologica, contro il riarmo tedesco. Molteplici iniziative e campagne furono organizzate e caratterizzate da diverse forme espressive (bandiere della pace, colombe e angioletti etc..). Nel corso di questo spendersi per la pace emergono tante figure di donne definite «partigiane e messaggere della pace» e molte di loro vengono scelte come delegate italiane ai grandi incontri internazionali. Negli anni ’60, via via che si attenua la tensione internazionale conseguente al possesso unilaterale dell’arma atomica e a mano a mano che maturano situazioni nuove nell’Urss, negli USA e nella Chiesa di Giovanni XXIII, per le donne la parola «pace» sollecita la solidarietà verso le donne di tutti i continenti e la difesa dei valori dell’indipendenza nazionale. La parola «pace» ritorna, nel gennaio del 1991, con la Guerra del Golfo e lo shock di tale evento sembra far rivivere nelle donne un comune sentimento salvifico, manifestato soprattutto nelle parole di gruppi o di singole donne che hanno affidato alla scrittura, più che ad altre espressioni della politica, storie, sentimenti e pensieri.
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha livelloSuperiore
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consistenza
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oad:extentAndMedium
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forma autorizzata complesso archivistico
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record provenienza id
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sistema provenienza
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tipologia complesso
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is è conservatore di
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