La Biblioteca comunale trae le sue origini dalla libreria del Convento di San Francesco, confiscata in età napoleonica e destinata al Comune. Nel 1798 fu aperta al pubblico col nome di biblioteca "pubblica nazionale" e vi confluirono le collezioni librarie di altre biblioteche conventuali confiscate. Nel 1802 la qualifica di "nazionale" rimase solo alla biblioteca di Brera e quella di Imola divenne "comunale". L'archivio storico del Comune di Imola fu affidato alla Biblioteca con del. cons. del 13/12/1902 costituendo di fatto una sezione separata d'archivio, ma il trasferimento dal Palazzo comunale avvenne solo fra il 1928 e il 1931 (delibera podestarile n. 843 del 31 dicembre 1927). Nel 1913 l'Archivio notarile mandamentale di Imola, istituito nel 1879, fu trasferito dalla sede municipale alla Biblioteca. Durante la direzione di Romeo Galli (1895-1938) non solo fu evitata la dispersione di molti fondi, ma si registrò un notevole accrescimento di depositi e donazioni.