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  • Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea Pietro Mario Beghi
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  • Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea Pietro Mario Beghi
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  • L'istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea nasce nel febbraio 1972, collocato in un locale del palazzo comunale di Piazza Europa alla Spezia. Nel corso del 1972 l'Istituto comincia a creare la propria biblioteca specializzata e, parallelamente, acquisisce gran parte del patrimonio documentale detenuto dall'Anpi spezzina fin dal 1946. La sua biblioteca, con una consistenza di oltre 7.000 volumi, fa parte del Sistema bibliotecario urbano e ne segue il regolamento per il prestito. I filoni bibliografici presenti documentano la storia del secondo conflitto mondiale, il periodo resistenziale, con un cospicuo numero di pubblicazioni a livello locale e le problematiche storiche e storiografiche del nuovo millennio. L'Istituto effettua, inoltre attività didattica finalizzata all'aggiornamento dei docenti e degli alunni delle quinte classi superiori e cura pubblicazioni di carattere monografico su studi a livello locale. Nel corso del 1973 si ha il primo ordinamento dell'archivio. Nel 1986, quando nasce la Biblioteca civica Pietro Mario Beghi, l'Istituto si sposta nei suoi locali, guadagna un proprio spazio e l'archivio documentale trova posto in appositi scaffali della biblioteca. A partire dal 2000 le carte sono state spostate all'interno di un compatto che ne ha fino ad ora consentito una buona conservazione e tutela. E' pressochè impossibile, allo stato attuale, ricostruire le complesse vicende della formazione di questo archivio, data la penuria di notizie. Nell'ultimo trimestre del 2001 ha avuto inizio l'attività di riordino dell'Archivio, la cui consistenza è stata incrementata, nell'aprile 2003, dal ritrovamento di materiale documentario all'interno di un armadio della Biblioteca Civica Beghi. Le carte rinvenute, risultate omogenee rispetto alla tipologia della documentazione già esistente, hanno consentito la costituzione di un nuovo fondo (Anpi - Sezione La Spezia) e sono andate ad implementare i fondi già inventariati. L'attività di riordino ha avuto inizio con la ricognizione di tutto il materiale documentario. A supporto della consultazione non erano presenti elenchi di consistenza o di deposito ma solo sei registri risalenti agli anni Settanta. Redatti a mano da almeno due persone, non indicizzati e spesso discordanti, davano indicazioni sommarie sulla tipologia documentaria che difficilmente permettevano di rintracciare. Quindi, in assenza di un reale strumento di corredo per la consultazione, si è reso necessario lo studio a scopo identificativo di tutte le carte, per verificare la correttezza delle aree tematiche e della cronologia indicate, e si è proceduto parallelamente ad un controllo quantitativo dei documenti. L'attività ricognitiva ha portato al riscontro di varie problematiche. Innanzitutto le carte avevano subito un trattamento invasivo; erano state timbrate e siglate a penna, conservavano ancora elementi metallici arrugginiti (graffette, chiodi, punti di pinzatrice) ed erano inserite in buste plastificate che hanno accelerato il degrado. Per quanto riguarda la suddivisione dei documenti, questi erano organizzati in sei fondi (Attività militare; Attività politica; Attività militare bis; Attività politica bis; Mario Fontana; Renato Jacopini) senza ripartizione in serie archivistiche, ma solo con una sommaria descrizione dei fascicoli. All'interno di uno stesso fascicolo spesso era presente documentazione disomogenea e fascicoli non attinenti al tema indicato erano inseriti in una stessa scatola. La denominazione talvolta non corrispondeva all'effettivo contenuto, mentre per quanto riguarda numerazione e cronologia, quando presenti, erano talora discordanti. Terminato lo studio dei fondi, sono iniziate le fasi di lavoro finalizzate alla tutela e alla valorizzazione delle carte. Presupposto dell'intervento è stato quello di cercare un compromesso tra la situazione esistente e un riordino metodologicamente corretto. Dal punto di vista conservativo sono stati cambiati scatole e fascicoli deteriorati; le buste plastificate sono state sostituite con camicie di carta ed è stato rimosso il materiale metallico che concorreva al deterioramento. Lo studio delle carte ha permesso la creazione di un titolario (organizzazione delle serie archivistiche), in base al quale è stato riordinato tutto il materiale documentario. La nuova suddivisione in fondi e serie archivistiche ha garantito la resa in termini di fedeltà alla struttura complessiva delle diverse tipologie documentarie, senza cancellare e snaturare una struttura preesistente ormai irrimediabilmente "imposta" alle carte. Allo stato attuale i fondi sono sette: Antifascismo e Resistenza nello Spezzino - Attività militare; Antifascismo e Resistenza nello Spezzino - Attività militare bis; Antifascismo e Resistenza nello Spezzino - Attività politica; Antifascismo e Resistenza nello Spezzino - Attività politica bis; Mario Fontana; Renato Jacopini; Anpi - Sezione La Spezia - e la consistenza complessiva dell'Archivio è di 22.442 carte. La documentazione è rintracciabile attraverso la consultazione dell'inventario, sia cartaceo (pubblicato nell'aprile 2004) sia su supporto informatico. Sono state realizzate le tavole di conversione per consentire la reperibilità dei documenti anche attraverso la loro vecchia collocazione, dal momento che in passato erano stati sia consultati sia citati in nota in alcune pubblicazioni. Sui fascicoli non sostituiti, perché ancora in buone condizioni, sono tuttora presenti indicazioni circa la vecchia denominazione e collocazione. Infine è stato assegnato un numero di corda (numero generale) a ciascun fascicolo, unico elemento valido per ricercare ed individuare i documenti.
è conservatore di
ha tipologia
acronimo
  • Issrec
codice ISIL
  • IT-SP0182
indirizzo
  • Via Del Popolo 61
altro accesso
scheda SAN
ha luogoConservatore
consultazione
  • 1(xsd:integer)
descrizione
  • L'istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea nasce nel febbraio 1972, collocato in un locale del palazzo comunale di Piazza Europa alla Spezia. Nel corso del 1972 l'Istituto comincia a creare la propria biblioteca specializzata e, parallelamente, acquisisce gran parte del patrimonio documentale detenuto dall'Anpi spezzina fin dal 1946. La sua biblioteca, con una consistenza di oltre 7.000 volumi, fa parte del Sistema bibliotecario urbano e ne segue il regolamento per il prestito. I filoni bibliografici presenti documentano la storia del secondo conflitto mondiale, il periodo resistenziale, con un cospicuo numero di pubblicazioni a livello locale e le problematiche storiche e storiografiche del nuovo millennio. L'Istituto effettua, inoltre attività didattica finalizzata all'aggiornamento dei docenti e degli alunni delle quinte classi superiori e cura pubblicazioni di carattere monografico su studi a livello locale. Nel corso del 1973 si ha il primo ordinamento dell'archivio. Nel 1986, quando nasce la Biblioteca civica Pietro Mario Beghi, l'Istituto si sposta nei suoi locali, guadagna un proprio spazio e l'archivio documentale trova posto in appositi scaffali della biblioteca. A partire dal 2000 le carte sono state spostate all'interno di un compatto che ne ha fino ad ora consentito una buona conservazione e tutela. E' pressochè impossibile, allo stato attuale, ricostruire le complesse vicende della formazione di questo archivio, data la penuria di notizie. Nell'ultimo trimestre del 2001 ha avuto inizio l'attività di riordino dell'Archivio, la cui consistenza è stata incrementata, nell'aprile 2003, dal ritrovamento di materiale documentario all'interno di un armadio della Biblioteca Civica Beghi. Le carte rinvenute, risultate omogenee rispetto alla tipologia della documentazione già esistente, hanno consentito la costituzione di un nuovo fondo (Anpi - Sezione La Spezia) e sono andate ad implementare i fondi già inventariati. L'attività di riordino ha avuto inizio con la ricognizione di tutto il materiale documentario. A supporto della consultazione non erano presenti elenchi di consistenza o di deposito ma solo sei registri risalenti agli anni Settanta. Redatti a mano da almeno due persone, non indicizzati e spesso discordanti, davano indicazioni sommarie sulla tipologia documentaria che difficilmente permettevano di rintracciare. Quindi, in assenza di un reale strumento di corredo per la consultazione, si è reso necessario lo studio a scopo identificativo di tutte le carte, per verificare la correttezza delle aree tematiche e della cronologia indicate, e si è proceduto parallelamente ad un controllo quantitativo dei documenti. L'attività ricognitiva ha portato al riscontro di varie problematiche. Innanzitutto le carte avevano subito un trattamento invasivo; erano state timbrate e siglate a penna, conservavano ancora elementi metallici arrugginiti (graffette, chiodi, punti di pinzatrice) ed erano inserite in buste plastificate che hanno accelerato il degrado. Per quanto riguarda la suddivisione dei documenti, questi erano organizzati in sei fondi (Attività militare; Attività politica; Attività militare bis; Attività politica bis; Mario Fontana; Renato Jacopini) senza ripartizione in serie archivistiche, ma solo con una sommaria descrizione dei fascicoli. All'interno di uno stesso fascicolo spesso era presente documentazione disomogenea e fascicoli non attinenti al tema indicato erano inseriti in una stessa scatola. La denominazione talvolta non corrispondeva all'effettivo contenuto, mentre per quanto riguarda numerazione e cronologia, quando presenti, erano talora discordanti. Terminato lo studio dei fondi, sono iniziate le fasi di lavoro finalizzate alla tutela e alla valorizzazione delle carte. Presupposto dell'intervento è stato quello di cercare un compromesso tra la situazione esistente e un riordino metodologicamente corretto. Dal punto di vista conservativo sono stati cambiati scatole e fascicoli deteriorati; le buste plastificate sono state sostituite con camicie di carta ed è stato rimosso il materiale metallico che concorreva al deterioramento. Lo studio delle carte ha permesso la creazione di un titolario (organizzazione delle serie archivistiche), in base al quale è stato riordinato tutto il materiale documentario. La nuova suddivisione in fondi e serie archivistiche ha garantito la resa in termini di fedeltà alla struttura complessiva delle diverse tipologie documentarie, senza cancellare e snaturare una struttura preesistente ormai irrimediabilmente "imposta" alle carte. Allo stato attuale i fondi sono sette: Antifascismo e Resistenza nello Spezzino - Attività militare; Antifascismo e Resistenza nello Spezzino - Attività militare bis; Antifascismo e Resistenza nello Spezzino - Attività politica; Antifascismo e Resistenza nello Spezzino - Attività politica bis; Mario Fontana; Renato Jacopini; Anpi - Sezione La Spezia - e la consistenza complessiva dell'Archivio è di 22.442 carte. La documentazione è rintracciabile attraverso la consultazione dell'inventario, sia cartaceo (pubblicato nell'aprile 2004) sia su supporto informatico. Sono state realizzate le tavole di conversione per consentire la reperibilità dei documenti anche attraverso la loro vecchia collocazione, dal momento che in passato erano stati sia consultati sia citati in nota in alcune pubblicazioni. Sui fascicoli non sostituiti, perché ancora in buone condizioni, sono tuttora presenti indicazioni circa la vecchia denominazione e collocazione. Infine è stato assegnato un numero di corda (numero generale) a ciascun fascicolo, unico elemento valido per ricercare ed individuare i documenti.
forma autorizzata conservatore
  • Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea Pietro Mario Beghi
orario
  • Orario Archivio: da lunedì a venerdì ore 8-19; sabato ore 8-12 e 14-18; Orario Biblioteca: da lunedì a venerdì ore 8-19; sabato ore 8-12 e 14-18; Orario Didattica: da lunedì a venerdì ore 8-19; sabato ore 8-12 e 14-18;
servizi
  • Condizioni di accesso e fruizione Archivio: su appuntamento; Condizioni di accesso e fruizione Biblioteca: accesso libero; Condizioni di accesso e fruizione Didattica: su appuntamento;
is ha conservatore of
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