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  • Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea
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  • Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea
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  • L'Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea è nato nel 1965 da un comitato unitario di partigiani, amministratori e studiosi locali, uniti dal comune intento di promuovere gli studi sulla Resistenza e di diffonderne gli ideali tra le giovani generazioni. Suo scopo è raccogliere, ordinare e rendere consultabili carte e documenti sulla guerra di liberazione, sulla storia di Belluno e provincia nell'Ottocento e nel Novecento e sulle trasformazioni della società contemporanea. Svolge attività di consulenza e divulgazione scientifica, di formazione e aggiornamento didattico, promuove ricerche e dibattiti. E' associato all'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia dal 1983 e riconosciuto giuridicamente dalla Regione Veneto dal 1986. Il nucleo centrale su cui si è formata la biblioteca dell'Istituto è costituito dalle pubblicazioni resistenziali, in particolare della Resistenza bellunese e veneta. Attorno a questo nucleo e accanto a voluminose opere di carattere generale, si sono costituiti nel tempo altri nuclei riguardanti il periodo dall'unità d'Italia alla prima guerra mondiale, il fascismo, la seconda guerra mondiale, il secondo dopoguerra, l'Italia repubblicana, la storia locale e regionale, le scienze sociali e la didattica; consistente inoltre è la raccolta di tesi di laurea. L'emeroteca raccoglie 386 testate e riviste di cui 125 correnti, che coprono un ampio arco tematico cronologico non strettamente locale né solo storiografico. Gran parte delle riviste provengono da donazioni di privati e dagli scambi attivati con altre associazioni culturali e con gli Istituti della rete ma non mancano accanto ad esse importanti riviste nazionali di storia contemporanea. Dalla fine del 1980 l'Istituto pubblica "Protagonisti", un bollettino di ricerca, informazione e attualità culturale che viene spedito ai soci, alle scuole della provincia, agli Istituti della Resistenza, a insegnanti e ricercatori, ad associazioni ed enti culturali che operano in Italia e , in alcuni casi, anche all'estero. Può essere richiesta in abbonamento inviando un contributo annuale di 10 euro. L'archivio è suddiviso nelle sezioni archivio cartaceo, fotografico e audiovisivo. L'archivio cartaceo, nato attorno al nucleo di documentazione acquisita dall'Anpi, nel corso del tempo si è arricchito di altri fondi raccolti in archivi privati e pubblici. Diversa documentazione è stata acquisita di recente a seguito dei versamenti effettuati da associazioni, partiti e singoli personaggi della vita pubblica locale. I fondi principali sono: Ottocento e primo Novecento (1851-1909; bb. 4), con documenti sulla vita politica bellunese; 1ª guerra mondiale (b. 1), con anche giornali e manifesti); 1° dopoguerra (bb. 2), con documenti e giornali; Fascismo (bb. 16), che raccoglie in gran parte fotocopie di documenti sul periodo fascista bellunese; Fondo Partito nazionale fascista di Sospirolo (bb. 27); Antifascismo (bb. 6), con documentazione di varia provenienza tra cui le fotocopie del Casellario politico centrale sugli antifascisti bellunesi effettuate all'Archivio centrale dello Stato; 2ª guerra mondiale (bb. 3), in fotocopia e con cartoline postali; Resistenza nel bellunese (bb. 16), che rappresenta il fondo principale dell'archivio e riguarda la lotta partigiana nel Bellunese e l'immediato dopoguera.
è conservatore di
ha tipologia
acronimo
  • Isbrec
codice ISIL
  • IT-BL0139
indirizzo
  • Piazza Mercato, 26
altro accesso
scheda SAN
ha luogoConservatore
consultazione
  • 1(xsd:integer)
descrizione
  • L'Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea è nato nel 1965 da un comitato unitario di partigiani, amministratori e studiosi locali, uniti dal comune intento di promuovere gli studi sulla Resistenza e di diffonderne gli ideali tra le giovani generazioni. Suo scopo è raccogliere, ordinare e rendere consultabili carte e documenti sulla guerra di liberazione, sulla storia di Belluno e provincia nell'Ottocento e nel Novecento e sulle trasformazioni della società contemporanea. Svolge attività di consulenza e divulgazione scientifica, di formazione e aggiornamento didattico, promuove ricerche e dibattiti. E' associato all'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia dal 1983 e riconosciuto giuridicamente dalla Regione Veneto dal 1986. Il nucleo centrale su cui si è formata la biblioteca dell'Istituto è costituito dalle pubblicazioni resistenziali, in particolare della Resistenza bellunese e veneta. Attorno a questo nucleo e accanto a voluminose opere di carattere generale, si sono costituiti nel tempo altri nuclei riguardanti il periodo dall'unità d'Italia alla prima guerra mondiale, il fascismo, la seconda guerra mondiale, il secondo dopoguerra, l'Italia repubblicana, la storia locale e regionale, le scienze sociali e la didattica; consistente inoltre è la raccolta di tesi di laurea. L'emeroteca raccoglie 386 testate e riviste di cui 125 correnti, che coprono un ampio arco tematico cronologico non strettamente locale né solo storiografico. Gran parte delle riviste provengono da donazioni di privati e dagli scambi attivati con altre associazioni culturali e con gli Istituti della rete ma non mancano accanto ad esse importanti riviste nazionali di storia contemporanea. Dalla fine del 1980 l'Istituto pubblica "Protagonisti", un bollettino di ricerca, informazione e attualità culturale che viene spedito ai soci, alle scuole della provincia, agli Istituti della Resistenza, a insegnanti e ricercatori, ad associazioni ed enti culturali che operano in Italia e , in alcuni casi, anche all'estero. Può essere richiesta in abbonamento inviando un contributo annuale di 10 euro. L'archivio è suddiviso nelle sezioni archivio cartaceo, fotografico e audiovisivo. L'archivio cartaceo, nato attorno al nucleo di documentazione acquisita dall'Anpi, nel corso del tempo si è arricchito di altri fondi raccolti in archivi privati e pubblici. Diversa documentazione è stata acquisita di recente a seguito dei versamenti effettuati da associazioni, partiti e singoli personaggi della vita pubblica locale. I fondi principali sono: Ottocento e primo Novecento (1851-1909; bb. 4), con documenti sulla vita politica bellunese; 1ª guerra mondiale (b. 1), con anche giornali e manifesti); 1° dopoguerra (bb. 2), con documenti e giornali; Fascismo (bb. 16), che raccoglie in gran parte fotocopie di documenti sul periodo fascista bellunese; Fondo Partito nazionale fascista di Sospirolo (bb. 27); Antifascismo (bb. 6), con documentazione di varia provenienza tra cui le fotocopie del Casellario politico centrale sugli antifascisti bellunesi effettuate all'Archivio centrale dello Stato; 2ª guerra mondiale (bb. 3), in fotocopia e con cartoline postali; Resistenza nel bellunese (bb. 16), che rappresenta il fondo principale dell'archivio e riguarda la lotta partigiana nel Bellunese e l'immediato dopoguera.
forma autorizzata conservatore
  • Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea
orario
  • Orario Biblioteca: lunedì e venerdì, ore 9,30-11,30; martedì, mercoledì, venerdì ore 15,30-18,30; Orario Archivio: da lunedì a venerdì ore 9-12;
servizi
  • Condizioni di accesso e fruizione Biblioteca: accesso libero e prestito; Condizioni di accesso e fruizione Archivio: accesso su appuntamento;
is ha conservatore of
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