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| - Ordine dei Servi di Maria. Provincia veneta
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| - Ordine dei Servi di Maria. Provincia veneta
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| - Una delle prime attestazioni circa l'esistenza di un archivio della Provincia Veneta risale al 1919. A quella data la Provincia non era ancora stata eretta canonicamente e i conventi del Veneto erano riuniti come Rettorato all'interno della Provincia Piemontese. Il 14 maggio del 1919, il rettore Pier Francesco Testa radunò il Consiglio ed espose il "bisogno di costruire l'archivio della Provincia", in base alle Costituzioni. I primi frati responsabili dell'archivio provinciale furono fra Tommaso Zanotto, durante gli anni di Rettorato, e in seguito fra Ignazio Faccin (1922-1925), fra Filippo Grendene (1925-1931 e 1934-1940) e fra Pellegrino Contessa (1931-1934). La storia dell'archivio, fin dagli anni Quaranta del secolo scorso, appare strettamente legata all'impegno di studio e ricerca di fra Graziano Casarotto, storico e archivista della Provincia. Nel Capitolo Provinciale del 1940, tenuto a Monte Berico all'inizio del mese di luglio, Casarotto venne eletto responsabile dell'archivio. Fra Graziano, appena ventisettenne, continuerà ad occuparsi dell'organizzazione e del riordino dell'archivio provinciale in maniera pressoché ininterrotta per oltre cinquant'anni. Nel 1954 venne creato l'Ufficio storico provinciale, con il compito, tra gli altri, di presiedere al riordinamento, disposizione e conservazione degli archivi e biblioteche dei vari conventi. Con gli anni Sessanta e Settanta iniziarono ad emergere alcuni problemi di gestione del patrimonio archivistico e i propositi di un riordino coerente e completo, portato avanti nei decenni successivi. Dal 2000 prese corpo l'idea di una informatizzazione dell'archivio e di una sistemazione definitiva delle carte conservate all'interno di spazi più ampi. Attualmente l'archivio, costituito di circa 1.500 buste e scatole, ha a disposizione due stanze all'interno dell'Istituto Missioni, poco lontano dal Santuario di Monte Berico, e lavora quale ufficio della curia provinciale. Dopo un periodo nel quale era stato unificato con l'archivio conventuale del convento di Monte Berico, da alcuni anni è stato ristabilito come archivio autonomo. Periodicamente vengono effettuati versamenti delle carte non più utili alla gestione ordinaria della curia e degli uffici dei Segretariati. L'attività prevalente è quella di riordino e inventariazione dei fondi depositati di conventi chiusi, fondi personali di frati defunti figli della Provincia Veneta e sistemazione della sezione storica del fondo provinciale. Cura la raccolta e conservazione delle memorie lasciate dai frati defunti. Collabora inoltre con i Segretariati provinciali e promuove la pubblicazione di approfondimenti sulla storia dei conventi e delle biografie dei frati.
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ha tipologia
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codice ISIL
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indirizzo
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altro accesso
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scheda SAN
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ha luogoConservatore
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ha sito web
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consultazione
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descrizione
| - Una delle prime attestazioni circa l'esistenza di un archivio della Provincia Veneta risale al 1919. A quella data la Provincia non era ancora stata eretta canonicamente e i conventi del Veneto erano riuniti come Rettorato all'interno della Provincia Piemontese. Il 14 maggio del 1919, il rettore Pier Francesco Testa radunò il Consiglio ed espose il "bisogno di costruire l'archivio della Provincia", in base alle Costituzioni. I primi frati responsabili dell'archivio provinciale furono fra Tommaso Zanotto, durante gli anni di Rettorato, e in seguito fra Ignazio Faccin (1922-1925), fra Filippo Grendene (1925-1931 e 1934-1940) e fra Pellegrino Contessa (1931-1934). La storia dell'archivio, fin dagli anni Quaranta del secolo scorso, appare strettamente legata all'impegno di studio e ricerca di fra Graziano Casarotto, storico e archivista della Provincia. Nel Capitolo Provinciale del 1940, tenuto a Monte Berico all'inizio del mese di luglio, Casarotto venne eletto responsabile dell'archivio. Fra Graziano, appena ventisettenne, continuerà ad occuparsi dell'organizzazione e del riordino dell'archivio provinciale in maniera pressoché ininterrotta per oltre cinquant'anni. Nel 1954 venne creato l'Ufficio storico provinciale, con il compito, tra gli altri, di presiedere al riordinamento, disposizione e conservazione degli archivi e biblioteche dei vari conventi. Con gli anni Sessanta e Settanta iniziarono ad emergere alcuni problemi di gestione del patrimonio archivistico e i propositi di un riordino coerente e completo, portato avanti nei decenni successivi. Dal 2000 prese corpo l'idea di una informatizzazione dell'archivio e di una sistemazione definitiva delle carte conservate all'interno di spazi più ampi. Attualmente l'archivio, costituito di circa 1.500 buste e scatole, ha a disposizione due stanze all'interno dell'Istituto Missioni, poco lontano dal Santuario di Monte Berico, e lavora quale ufficio della curia provinciale. Dopo un periodo nel quale era stato unificato con l'archivio conventuale del convento di Monte Berico, da alcuni anni è stato ristabilito come archivio autonomo. Periodicamente vengono effettuati versamenti delle carte non più utili alla gestione ordinaria della curia e degli uffici dei Segretariati. L'attività prevalente è quella di riordino e inventariazione dei fondi depositati di conventi chiusi, fondi personali di frati defunti figli della Provincia Veneta e sistemazione della sezione storica del fondo provinciale. Cura la raccolta e conservazione delle memorie lasciate dai frati defunti. Collabora inoltre con i Segretariati provinciali e promuove la pubblicazione di approfondimenti sulla storia dei conventi e delle biografie dei frati.
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forma autorizzata conservatore
| - Ordine dei Servi di Maria. Provincia veneta
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orario
| - Lunedì: 8.00 - 12.00, 14.00 - 18.00; Mercoledì: 8.00 - 12.00, 14.00 - 18.00; Venerdì: 8.00 - 12.00, 14.00 - 18.00. Poiché gli orari di apertura possono essere soggetti a variazioni, si consiglia di consultare anche il sito dell'Istituzione all'indirizzo sotto indicato
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servizi
| - Fotocopie; Fotografie; Copie elettroniche; Servizio Guadaroba; Visite guidate; Servizi igienici
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