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| - La Sezione, istituita con d.m. 29 mar. 1967 con decorrenza dal 15 aprile successivo, è stata aperta al pubblico il 12 gennaio 1970. Conserva tutti i fondi archivistici statali, comunali e privati già depositati presso la biblioteca comunale, ove erano venuti riunendosi sin dagli anni immediatamente successivi al 1861, nonché alcuni fondi pervenuti alla sezione dopo la sua apertura. Punto di partenza per lo studio degli archivi faentini sono le Accessiones faventinae del Mittarelli ai Rerum muratoriani (1771); successivamente vanno ricordati Gian Marcello Valgimigli (1813-1877), Carlo Malagola (1855-1910), Antonio Messeri (1863-1923), Gaetano Ballardini (1878-1953), Giuseppe Rossini (1877-1963) e Piero Zama (1888-1984), che con la loro opera hanno concorso a riordinare ed illustrare i vari archivi. Per essere rimasta Faenza durante tutto il medio evo nel territorio d'influenza ravennate, poi sotto le legazioni pontificie di Romagna (1509-1796) e di Ravenna (1816-1859) e quindi, con lo stato unitario, per avere sempre fatto parte di questa provincia, molta importante documentazione che la riguarda va ricercata nell'AS Ravenna e nell'archivio arcivescovile di quella città. Ai fini della ricerca di fonti integrative, per il periodo che va dall'alto medioevo al 1550, è di grande utilità la consultazione dello schedario Rossini conservato presso la biblioteca comunale, ricco di oltre 90.000 regesti o notizie di documenti faentini conservati a Faenza ed altrove [Una copia in microfilm dello schedario Rossini è ora conservata presso l'AS Ravenna]. Le pergamene del comune di Faenza e degli archivi monastici erano riunite sino al 1972 nella Raccolta delle pergamene, complesso di 2.051 istrumenti datati dal 979 al 1828 e ordinati cronologicamente sino dal 1881 da Carlo Malagola il quale, per 1.826 di essi, aveva compilato due volumi di sommario e di indice; i rimanenti furono ordinati da Sante Fiorentini, nei primi decenni di questo secolo, nella " Nuova serie di documenti faentini ". Nel 1972 la Raccolta è stata riordinata e inventariata secondo gli archivi di provenienza.
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