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  • Archivio di Stato di Pistoia
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  • Archivio di Stato di Pistoia
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  • Istituito come sezione di Archivio di Stato, con d.m. 7 giu. 1941, divenne Archivio di Stato a seguito del d.p.r. 30 sett. 1963, n. 1409. Vi confluirono per primi i fondi dell'archivio storico comunale e quelli di istituzioni e opere pie della città e del contado che lo studioso Quinto Santoli aveva concentrato nei locali della biblioteca Forteguerri a partire dal 1927. L'archivio storico comunale non comprendeva soltanto carte di uffici del comune ma anche di organi periferici dello stato toscano. A partire dal 1821 Benedetto Ricci e poi Alessandro Fiorineschi diedero ai fondi una nuova sistemazione. Tra il 1849 e il 1862 vennero redatti, a cura del Fiorineschi, nove cataloghi che per alcuni fondi possono essere ancora consultati con qualche utilità. L'archivio del comune è stato successivamente riordinato e se ne è redatto un inventario a stampa. La documentazione conservata nell'AS Pistoia inizia dal sec. XI ma fino a tutto il sec. XIII è piuttosto esigua e per parecchie serie molto lacunosa. Consistente è invece, anche se di massima non anteriore al sec. XIV, quella relativa ad enti religiosi e privati. Durante la seconda guerra mondiale sono state danneggiate la sede dell'Archivio - il palazzo delle ex scuole leopoldine - e le carte; solo nel 1967 nuove attrezzature hanno permesso di sistemare convenientemente il materiale e accogliere nuovi versamenti.
è conservatore di
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