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  • Archivio di Stato di Lecce
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  • Archivio di Stato di Lecce
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  • L'AS Lecce fu istituito come Archivio provinciale con decreto 22 ott. 1812 [Bullettino regno Napoli, 1812, n. 1524] e successivo regolamento adottato con decreto 12 nov. 1818 [Collezione regno Due Sicilie, 818, n. 1379.] Seguendo l'evoluzione legislativa degli altri Archivi del Mezzogiorno, con r.d. 22 sett. 1932, n. 1391, assunse il nome di Archivio provinciale di Stato, con l. 22 dic. 1939, n. 2006, quello di Sezione di Archivio di Stato; infine, a seguito del d.p.r. 30 sett. 1963, n. 1409, quello di Archivio di Stato. Di fatto l'Archivio cominciò a funzionare solo nel giugno 1932, quando erano ormai quasi totalmente disperse le scritture della contea di Lecce e del principato di Taranto (delle quali da secoli non si sapeva più nulla) e non poche scritture appartenenti a magistrature dei secoli successivi e ai monasteri soppressi dal governo murattiano. Alla documentazione che per prima fu versata, di interesse prevalentemente amministrativo, nel 1843-1845 se ne aggiunse altra, pergamenacea e cartacea, proveniente dagli archivi comunali che custodivano i superstiti documenti delle antiche università. La documentazione pergamenacea fu trasferita nel 1845 per ordine ministeriale a Napoli nel Grande Archivio del regno per una migliore conservazione e consultazione. A Lecce restarono solo copie e regesti delle pergamene di Lecce , Gallipoli, Castellaneta [In provincia di Taranto] e Laterza [In provincia di Taranto] . Le rare testimonianze superstiti della contea di Lecce e del principato di Taranto, che l'AS Lecce conserva, consistono nel codice di Maria d'Enghien, in alcune pergamene e nei Libri rossi, che documentano la posizione particolare che la prima ebbe nell'età normanna e il secondo in quella angioina e aragonese. Interessante ma scarsa è la documentazione delle magistrature precedenti al sec. XIX del territorio che comprendeva le attuali tre province di Lecce , Brindisi e Taranto; è invece molto ricca la documentazione delle università e dei notai a partire dalla metà del sec. XVI, nonché quella prodotta dagli uffici e dalle magistrature dei secc. XIX e XX. Con l'istituzione dell'AS Taranto nel 1924 e dell'AS Brindisi nel 1954, quello di Lecce ha dovuto trasferire ad essi non poche scritture, conservando peraltro quelle degli uffici provinciali di Terra d'Otranto che, accentrati nel capoluogo, operarono unitariamente nell'ambito di tutto il territorio.
è conservatore di
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