dc:description
| - Dal sec. XIV priori, collegi e consiglio generale costituirono le magistrature che regolavano la vita della città: comunque, a partire dall'anno 1340 (salvo brevissime interruzioni) Arezzo fu sempre più direttamente soggetta al potere dei podestà e dei capitani (poi commissari) nominati dal governo centrale di Firenze. Anche se priva di ogni autonomia politica, Arezzo conservò, tuttavia, almeno in parte, le proprie istituzioni amministrative: ebbero così, ad esempio, una vita abbastanza lunga le particolari condizioni giuridiche riconosciute allecortine. Maggiore autonomia amministrativa ottenne Arezzo con le riforme leopoldine della seconda metà del sec. XVIII e maggiori poteri furono concessi a priori e consiglio generale, che, a partire dall'anno 1772assunsero la denominazione di magistratura civica e consiglio generale. La documentazione sul libero comune di Arezzo subì una distruzione quasi completa a causa degli incendi del 1381 e del 1384
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abstract
| - Dal sec. XIV priori, collegi e consiglio generale costituirono le magistrature che regolavano la vita della città: comunque, a partire dall'anno 1340 (salvo brevissime interruzioni) Arezzo fu sempre più direttamente soggetta al potere dei podestà e dei capitani (poi commissari) nominati dal governo centrale di Firenze. Anche se priva di ogni autonomia politica, Arezzo conservò, tuttavia, almeno in parte, le proprie istituzioni amministrative: ebbero così, ad esempio, una vita abbastanza lunga le particolari condizioni giuridiche riconosciute allecortine. Maggiore autonomia amministrativa ottenne Arezzo con le riforme leopoldine della seconda metà del sec. XVIII e maggiori poteri furono concessi a priori e consiglio generale, che, a partire dall'anno 1772assunsero la denominazione di magistratura civica e consiglio generale. La documentazione sul libero comune di Arezzo subì una distruzione quasi completa a causa degli incendi del 1381 e del 1384
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