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| - E' riunita sotto questo titolo una documentazione che sembra provenire, più che dalla presidenza, dalla zecca di Roma, dalla direzione generale delle zecche e bollo degli ori e argenti, nonché dall'ufficio provinciale della zecca, dopo l'unità. La competenza statale sulle zecche e la battitura delle monete spettava alla Camera, cioè al cardinale camerlengo e per lui al suo tesoriere, la cui giurisdizione sulla materia aumentò sempre più. Già alla metà del sec. XVI troviamo un chierico di Camera presidente delle zecche; nel sec. XVII esisteva una congregazione cardinalizia per le zecche, presieduta da un cardinaleLa carica di presidente delle zecche era annuale, spesso confermata per più anni. Il presidente aveva funzioni legislative e amministrative ma per lo più la sua attività sembra esaurirsi nel presiedere al saggio delle sole monete coniate dalla zecca di Roma, a vantaggio della giurisdizione del tesoriere generale. Le monete pontificie erano battute in due zecche, l'una a Roma, più importante e specie nel sec. XIX meglio attrezzatal'altra a Bologna. La legalità delle monete coniate veniva attestata con rogito di un notaio cancelliere e segretario della Camera apostolica a Roma e del notaio camerale a Bologna. Durante il periodo francese, nel 1810, fu istituito l'ufficio della bollazione delle manifatture d'oro e d'argento, per la verifica del titolo dei metalli preziosi. L'ufficio fu in pratica mantenuto alla restaurazione da Pio VII che nel 1815 istituì la garanzi[...]
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dc:date
| - [sec. XII-1798 e 1800-1809]
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ha contesto storico istituzionale
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - E' riunita sotto questo titolo una documentazione che sembra provenire, più che dalla presidenza, dalla zecca di Roma, dalla direzione generale delle zecche e bollo degli ori e argenti, nonché dall'ufficio provinciale della zecca, dopo l'unità. La competenza statale sulle zecche e la battitura delle monete spettava alla Camera, cioè al cardinale camerlengo e per lui al suo tesoriere, la cui giurisdizione sulla materia aumentò sempre più. Già alla metà del sec. XVI troviamo un chierico di Camera presidente delle zecche; nel sec. XVII esisteva una congregazione cardinalizia per le zecche, presieduta da un cardinaleLa carica di presidente delle zecche era annuale, spesso confermata per più anni. Il presidente aveva funzioni legislative e amministrative ma per lo più la sua attività sembra esaurirsi nel presiedere al saggio delle sole monete coniate dalla zecca di Roma, a vantaggio della giurisdizione del tesoriere generale. Le monete pontificie erano battute in due zecche, l'una a Roma, più importante e specie nel sec. XIX meglio attrezzatal'altra a Bologna. La legalità delle monete coniate veniva attestata con rogito di un notaio cancelliere e segretario della Camera apostolica a Roma e del notaio camerale a Bologna. Durante il periodo francese, nel 1810, fu istituito l'ufficio della bollazione delle manifatture d'oro e d'argento, per la verifica del titolo dei metalli preziosi. L'ufficio fu in pratica mantenuto alla restaurazione da Pio VII che nel 1815 istituì la garanzi[...]
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
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sistema provenienza
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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