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| - Il podestà è nominato per la prima volta a Siena in un atto del 1178; la carica però si affermò definitivamente solo dopo la pace di Costanza (1183), in base alla quale il podestà doveva essere nominato dall'imperatore; di fatto a Siena, come negli altri comuni, continuava ad essere liberamente eletto. Nella prima metà del sec. XIII il podestà divenne il vero capo del comune sostituendosi ai consoli alla guida della città. Generalmente veniva scelto a ricoprire la carica uno straniero; in alcuni anni però si registrano anche podestà senesi. L'istituzione nel 1252 della figura del capitano del popolo e l'affermarsi del concistoro quale suprema magistratura cittadina portò ad una notevole diminuzione dei poteri del podestà. Questo magistrato comunque continuò per qualche anno a presiedere i consigli, a guidare l'esercito in guerra e ad amministrare la giustizia civile ed in parte quella criminale. In seguito i suoi compiti si restrinsero alla sola amministrazione della giustizia; fu abolito nel 1503 nell'ambito di una riforma giudiziaria che istituì al suo posto un consiglio di giudici, laRuota.
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abstract
| - Il podestà è nominato per la prima volta a Siena in un atto del 1178; la carica però si affermò definitivamente solo dopo la pace di Costanza (1183), in base alla quale il podestà doveva essere nominato dall'imperatore; di fatto a Siena, come negli altri comuni, continuava ad essere liberamente eletto. Nella prima metà del sec. XIII il podestà divenne il vero capo del comune sostituendosi ai consoli alla guida della città. Generalmente veniva scelto a ricoprire la carica uno straniero; in alcuni anni però si registrano anche podestà senesi. L'istituzione nel 1252 della figura del capitano del popolo e l'affermarsi del concistoro quale suprema magistratura cittadina portò ad una notevole diminuzione dei poteri del podestà. Questo magistrato comunque continuò per qualche anno a presiedere i consigli, a guidare l'esercito in guerra e ad amministrare la giustizia civile ed in parte quella criminale. In seguito i suoi compiti si restrinsero alla sola amministrazione della giustizia; fu abolito nel 1503 nell'ambito di una riforma giudiziaria che istituì al suo posto un consiglio di giudici, laRuota.
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