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  • Comune di Imola
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  • Comune di Imola
dc:description
  • <em>[Questa scheda descrittiva è stata redatta sulla base delle informazioni presenti nella documentazione prodotta dal Comune di Imola a partire dall'inizio del XX secolo]</em><br /><br />Cerniera fra l'Emilia e la Romagna, il Comune di Imola è il più consistente della provincia di Bologna, sia dal punto di vista dell'estensione territoriale [20.077 ettari], sia per numero di abitanti: la popolazione legale rilevata nel IV censimento generale della popolazione, nel 1901, ammontava a 33.109 unità (1).<br />La città è al centro di un Circondario, che comprende anche i comuni di Borgo Tossignano, Castel del Rio, Fontanelice, Casalfiumanese, Dozza, Castel San Pietro Terme, Castel Guelfo, Medicina e Mordano.<br />In una regione dove intensi erano i fermenti politici e sociali, negli ultimi decenni dell'800 a Imola s'impose una forte presenza socialista: l'imolese Andrea Costa sarà il primo rappresentante di quel movimento eletto alla Camera dei Deputati (1882), come pure di questa città sarà la prima amministrazione socialista, eletta nel 1889.<br />Al governo del Comune si successero sindaci regolarmente eletti (2) fino al luglio 1921, quando l'autorità prefettizia decretò lo scioglimento del Consiglio comunale e della Giunta - presieduta dal socialista Giulio Miceti - e la nomina di un Commissario prefettizio. I commissari Italo Ballarini, e Amilcare Gibertini tennero la guida del Comune fino ai primi del 1923, allorché venne eletto sindaco Annibale Ginnasi il quale, in seguito alla decisione del regime fascista di sospendere gli organi elettivi e sopprimere le elezioni, divenne podestà (3).<br />Dopo una breve parentesi di commissariamento (4), nel 1936 assunse la carica di podestà Stefano Padovani, che la mantenne fino al 1943 (5). A Imola fu nominata anche la Consulta, insediatasi il 5 marzo 1929 e attiva fino al 3 aprile 1943 (6).<br />Per tutto il periodo della nascita e dell'instaurazione del regime totalitario a Imola fu alto l'impegno antifascista. "Il 25 luglio 1943 trovò la città in un clima insurrezionale. In quella stessa giornata si costituì a Imola un Comitato Unitario Antifascista, che era composto dai comunisti Quinto Golinelli, Egidio Lenci, Guido Gualandi, Andrea Mancini, Francesco Sangiorgi e Nino Zani; dai socialisti Romeo Galli, Silvio Alvisi, Giulio Miceti e Decio Marchesi; dall'azionista Anselmo Galassi; dai repubblicani Mansueto Cantoni e Ubaldo Neri; dal sacerdote don Gracco Musconi; dal prof. Francesco D'Agostino e dal geom. Nullo Gardelli. Tale comitato rivendicò, fra l'altro, la fine immediata della guerra, il ripristino di tutte le libertà civili e politiche, la liberazione di tutti i detenuti politici (&#x85;). Subito dopo l'8 settembre 1943 il Comitato dei Partiti Antifascisti, modificando la sua composizione per accogliere alcuni di coloro che erano tornati dal confine o dal carcere, fra cui Ezio Serantoni, che divenne poi presidente del C.L.N., si trasformò in Comitato di Liberazione Nazionale locale e divenne organo di direzione della lotta patriottica della zona." (7).<br />Il 14 aprile 1945 le truppe alleate polacche entrarono a Imola, già liberata dai partigiani.<br />Nel frattempo il Podestà era stato sostituito da un Commissario prefettizio, carica ricoperta da Adelchi Valente, Carmelo Bivona, Valentino Pirazzoli e Carlo Ponzi (8).<br />Il Comitato di liberazione nazionale costituì la nuova Giunta, che si insediò il 18 aprile 1945 e nominò sindaco Giulio Miceti, anche nel segno di una continuità con il periodo precedente al fascismo (9). Il 3 novembre 1945 si riunì il Consiglio comunale nominato dal CLN.<br />Durante il periodo bellico Imola e il suo territorio subirono cospicui danni agli edifici pubblici ed alle abitazioni, alla rete viaria, al patrimonio zootecnico, alle infrastrutture che sostenevano la fiorente industria locale (10).<br /><br />Note:<br />(1) A. NEGRI, "Il Comune d'Imola dalla costituzione del Regno alla fine del secolo XIX (1859-1900)", Imola, 1907, p. VII.<br />(2) Ad eccezione delle due parentesi di commissariamento nel 1893 (Ettore Bertana dal 20 maggio al 16 novembre) e del 1898 (Filippo Muscianisi dal 5 febbraio al 4 agosto). Per l'elenco di Sindaci e consiglieri: A. NEGRI, "Il Comune d'Imola ...", cit., pp. VII, e 70-71.<br />(3) Commissari prefettizi: Italo Ballarini dal 9 agosto 1921 al 3 ottobre 1922 (con la breve parentesi di Agostino Marcialis 4-15 maggio 1922); Amilcare Gibertini: dal 16 ottobre 1922 al 3 gennaio 1923, Bim, ASCI, Deliberazioni della Giunta. Il conte Annibale Ginnasi fu nominato sindaco nella seduta consiliare del 7 gennaio 1923 e tenne la carica fino al 18 febbraio 1927, quando, dal 15 marzo, venne nominato Podestà, incarico che ricoprì fino al 14 gennaio 1936, Bim, ASCI, Deliberazioni della Giunta, 1923-1927 e Bim, ASCI, Deliberazioni del Podestà, 1927-1936. Cfr. anche G. MICETI, "Sindaco di Imola prima e dopo il regime fascista" in "Imola medaglia d'oro al valore militare per l'attività partigiana" a cura del Comune di Imola, 1985, p. 35.<br />(4) Commissari prefettizi: Angelo Buzzi Langhi (15 gennaio - 29 luglio 1936) e Giuseppe Portoghese (31 luglio - 21 ottobre 1936), Bim, ASCI, Deliberazioni del Podestà, 1936.<br />(5) Stefano Padovani fu podestà dal 30 ottobre 1936 al 4 settembre 1943, Bim, ASCI, Deliberazioni del Podestà, 1936-1943. Il Consiglio comunale si radunò per l'ultima volta il 1 novembre 1925, Bim, ASCI, Deliberazioni del Consiglio comunale, 1925.<br />(6) I "pareri" della Consulta sono rilegati annualmente negli stessi volumi di ASCI contenenti le Deliberazioni del podestà.<br />(7) L. ARBIZZANI, "Antifascismo e lotta di Liberazione nel Bolognese comune per comune", Bologna, 1998, p. 128. <br />(8) Commissari prefettizi: Adelchi Valente 7 settembre - 8 ottobre 1943; Carmelo Bivona 18 ottobre 1943 - 21 agosto 1944; Valentino Pirazzoli 31 agosto 1944 - 5 dicembre 1944; Carlo Ponzi (sub-commissario) 19 dicembre 1944 - 11 aprile 1945, Bim, ASCI, Deliberazioni del Commissario prefettizio, 1943-1945.<br />(9) Miceti mantenne la carica di sindaco fino al 27 marzo 1946. Gli successero Amedeo Tabanelli (8 aprile 1946 - 16 dicembre 1948) e Veraldo Vespignani (dal 23 dicembre 1948), Bim, ASCI, Deliberazioni della Giunta, 1946-1948. <br />(10) A. TABANELLI, "Imola dopo la guerra" in "Imola medaglia d'oro ...", cit., p. 229-236.
dc:date
  • sec. XI -
ha qualificazioni relazioni Cpf
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • <em>[Questa scheda descrittiva è stata redatta sulla base delle informazioni presenti nella documentazione prodotta dal Comune di Imola a partire dall'inizio del XX secolo]</em><br /><br />Cerniera fra l'Emilia e la Romagna, il Comune di Imola è il più consistente della provincia di Bologna, sia dal punto di vista dell'estensione territoriale [20.077 ettari], sia per numero di abitanti: la popolazione legale rilevata nel IV censimento generale della popolazione, nel 1901, ammontava a 33.109 unità (1).<br />La città è al centro di un Circondario, che comprende anche i comuni di Borgo Tossignano, Castel del Rio, Fontanelice, Casalfiumanese, Dozza, Castel San Pietro Terme, Castel Guelfo, Medicina e Mordano.<br />In una regione dove intensi erano i fermenti politici e sociali, negli ultimi decenni dell'800 a Imola s'impose una forte presenza socialista: l'imolese Andrea Costa sarà il primo rappresentante di quel movimento eletto alla Camera dei Deputati (1882), come pure di questa città sarà la prima amministrazione socialista, eletta nel 1889.<br />Al governo del Comune si successero sindaci regolarmente eletti (2) fino al luglio 1921, quando l'autorità prefettizia decretò lo scioglimento del Consiglio comunale e della Giunta - presieduta dal socialista Giulio Miceti - e la nomina di un Commissario prefettizio. I commissari Italo Ballarini, e Amilcare Gibertini tennero la guida del Comune fino ai primi del 1923, allorché venne eletto sindaco Annibale Ginnasi il quale, in seguito alla decisione del regime fascista di sospendere gli organi elettivi e sopprimere le elezioni, divenne podestà (3).<br />Dopo una breve parentesi di commissariamento (4), nel 1936 assunse la carica di podestà Stefano Padovani, che la mantenne fino al 1943 (5). A Imola fu nominata anche la Consulta, insediatasi il 5 marzo 1929 e attiva fino al 3 aprile 1943 (6).<br />Per tutto il periodo della nascita e dell'instaurazione del regime totalitario a Imola fu alto l'impegno antifascista. "Il 25 luglio 1943 trovò la città in un clima insurrezionale. In quella stessa giornata si costituì a Imola un Comitato Unitario Antifascista, che era composto dai comunisti Quinto Golinelli, Egidio Lenci, Guido Gualandi, Andrea Mancini, Francesco Sangiorgi e Nino Zani; dai socialisti Romeo Galli, Silvio Alvisi, Giulio Miceti e Decio Marchesi; dall'azionista Anselmo Galassi; dai repubblicani Mansueto Cantoni e Ubaldo Neri; dal sacerdote don Gracco Musconi; dal prof. Francesco D'Agostino e dal geom. Nullo Gardelli. Tale comitato rivendicò, fra l'altro, la fine immediata della guerra, il ripristino di tutte le libertà civili e politiche, la liberazione di tutti i detenuti politici (&#x85;). Subito dopo l'8 settembre 1943 il Comitato dei Partiti Antifascisti, modificando la sua composizione per accogliere alcuni di coloro che erano tornati dal confine o dal carcere, fra cui Ezio Serantoni, che divenne poi presidente del C.L.N., si trasformò in Comitato di Liberazione Nazionale locale e divenne organo di direzione della lotta patriottica della zona." (7).<br />Il 14 aprile 1945 le truppe alleate polacche entrarono a Imola, già liberata dai partigiani.<br />Nel frattempo il Podestà era stato sostituito da un Commissario prefettizio, carica ricoperta da Adelchi Valente, Carmelo Bivona, Valentino Pirazzoli e Carlo Ponzi (8).<br />Il Comitato di liberazione nazionale costituì la nuova Giunta, che si insediò il 18 aprile 1945 e nominò sindaco Giulio Miceti, anche nel segno di una continuità con il periodo precedente al fascismo (9). Il 3 novembre 1945 si riunì il Consiglio comunale nominato dal CLN.<br />Durante il periodo bellico Imola e il suo territorio subirono cospicui danni agli edifici pubblici ed alle abitazioni, alla rete viaria, al patrimonio zootecnico, alle infrastrutture che sostenevano la fiorente industria locale (10).<br /><br />Note:<br />(1) A. NEGRI, "Il Comune d'Imola dalla costituzione del Regno alla fine del secolo XIX (1859-1900)", Imola, 1907, p. VII.<br />(2) Ad eccezione delle due parentesi di commissariamento nel 1893 (Ettore Bertana dal 20 maggio al 16 novembre) e del 1898 (Filippo Muscianisi dal 5 febbraio al 4 agosto). Per l'elenco di Sindaci e consiglieri: A. NEGRI, "Il Comune d'Imola ...", cit., pp. VII, e 70-71.<br />(3) Commissari prefettizi: Italo Ballarini dal 9 agosto 1921 al 3 ottobre 1922 (con la breve parentesi di Agostino Marcialis 4-15 maggio 1922); Amilcare Gibertini: dal 16 ottobre 1922 al 3 gennaio 1923, Bim, ASCI, Deliberazioni della Giunta. Il conte Annibale Ginnasi fu nominato sindaco nella seduta consiliare del 7 gennaio 1923 e tenne la carica fino al 18 febbraio 1927, quando, dal 15 marzo, venne nominato Podestà, incarico che ricoprì fino al 14 gennaio 1936, Bim, ASCI, Deliberazioni della Giunta, 1923-1927 e Bim, ASCI, Deliberazioni del Podestà, 1927-1936. Cfr. anche G. MICETI, "Sindaco di Imola prima e dopo il regime fascista" in "Imola medaglia d'oro al valore militare per l'attività partigiana" a cura del Comune di Imola, 1985, p. 35.<br />(4) Commissari prefettizi: Angelo Buzzi Langhi (15 gennaio - 29 luglio 1936) e Giuseppe Portoghese (31 luglio - 21 ottobre 1936), Bim, ASCI, Deliberazioni del Podestà, 1936.<br />(5) Stefano Padovani fu podestà dal 30 ottobre 1936 al 4 settembre 1943, Bim, ASCI, Deliberazioni del Podestà, 1936-1943. Il Consiglio comunale si radunò per l'ultima volta il 1 novembre 1925, Bim, ASCI, Deliberazioni del Consiglio comunale, 1925.<br />(6) I "pareri" della Consulta sono rilegati annualmente negli stessi volumi di ASCI contenenti le Deliberazioni del podestà.<br />(7) L. ARBIZZANI, "Antifascismo e lotta di Liberazione nel Bolognese comune per comune", Bologna, 1998, p. 128. <br />(8) Commissari prefettizi: Adelchi Valente 7 settembre - 8 ottobre 1943; Carmelo Bivona 18 ottobre 1943 - 21 agosto 1944; Valentino Pirazzoli 31 agosto 1944 - 5 dicembre 1944; Carlo Ponzi (sub-commissario) 19 dicembre 1944 - 11 aprile 1945, Bim, ASCI, Deliberazioni del Commissario prefettizio, 1943-1945.<br />(9) Miceti mantenne la carica di sindaco fino al 27 marzo 1946. Gli successero Amedeo Tabanelli (8 aprile 1946 - 16 dicembre 1948) e Veraldo Vespignani (dal 23 dicembre 1948), Bim, ASCI, Deliberazioni della Giunta, 1946-1948. <br />(10) A. TABANELLI, "Imola dopo la guerra" in "Imola medaglia d'oro ...", cit., p. 229-236.
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
è produttore di
forma autorizzata produttore
  • Comune di Imola
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  • Comune di Imola
record provenienza id
  • IT-ER-IBC-SP00001-0000301
sistema provenienza
  • IT-ER-IBC
dc:coverage
  • Imola
is ha produttore of
is ha relazione con Soggetto Produttore of
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