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  • Odoardo Pirazzoli
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  • Odoardo Pirazzoli
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  • Odoardo Pirazzoli
dc:description
  • Odoardo Pirazzoli intraprese a Bologna gli studi di filosofia, interrotti nel 1832 per aderire al corpo di studenti che marciò sino a Cesena dove uscì sconfitto dallo scontro con le truppe pontificie. Nel 1835 si laureò in filosofia e si iscrisse alla scuola pratica degl'ingegneri di Roma, conseguendo, tre anni dopo, la laurea in ingegneria. Nel frattempo Pirazzoli aveva coltivato la sua passione per le scienze naturali, in particolare per la botanica. Rientrato a Imola, dove strinse amicizia con Giacomo Tassinari, il suo interesse si rivolse soprattutto all'entomologia e avviò una fitta rete di rapporti con naturalisti italiani ed europei, quali Flaminio Baudi di Selve, Giuseppe Bianconi, Achille Costa, Hellmuth von Kiesenwetter, Gustav Mayr, Carl August Dohrn (1). Nel 1847 fu nominato capitano della Guardia civica di Imola. L'anno seguente, in qualità di capitano del 3° reggimento dei volontari, partecipò alla difesa di Venezia. Restaurato il governo pontificio, si congedò dal servizio militare e rientrò a Imola, raggiungendo la moglie Giuseppina Dall'Alpi. Riprese gli studi di entomologia raccogliendo una grande quantità di coleotteri. Nel 1857 contribuì alla fondazione del Gabinetto di storia naturale di Imola, poi Museo civico, donando al "pubblico ginnasio", insieme ad altri naturalisti imolesi, Giuseppe Scarabelli, Giacomo Tassinari e Giuseppe Liverani, le proprie raccolte scientifiche (2). Pirazzoli donò la sua significativa e cospicua collezione di coleotteri e, insieme al Tassinari, un erbario di 5000 specie quasi tutte nazionali (3). Partecipò alla seconda guerra d'indipendenza e nel 1860, con il grado di maggiore a capo di un corpo di volontari, occupò Urbino. Nello stesso anno, entrato nell'esercito regio fu designato comandante del circondario di Rimini e da qui dopo tre anni fu trasferito a Brescia, poi a Domodossola, dove rimase sino al 1867. In questi anni non aveva abbandonato i suoi interessi naturalistici e, quando possibile, raccoglieva piante, cacciava coleotteri e uccelli, che inviava a Imola per lo più a Tassinari. Rientrato a Imola fu a più riprese consigliere comunale, nonché rappresentante provinciale. Morì nel 1884 (4).<br /><br /><em>Fondo librario, collezione naturalistica e onorificenze</em><br />La Biblioteca comunale di Imola conserva il fondo librario di Odoardo Pirazzoli composto da 162 opere, per un totale di 392 volumi. Si tratta di testi di entomologia, botanica, zoologia, geologia, agraria e trattati di scienze naturali. Odoardo Pirazzoli aveva assegnato tutti i suoi "libri scientifici e scritti" al Comune di Imola, come risulta dal testamento olografo del 1 febbraio 1884, pubblicato il 30 marzo dello stesso anno dal notaio Luigi Alvisi (5).<br />I Musei civici di Imola conservano: collezione d'insetti (coleopteri), specie n. 5000 donata da Odoardo Pirazzoli; collezione di piante, specie n. 4000 (erbario di 34 volumi) donata da Odoardo Pirazzoli, insieme a Giacomo Tassinari; ritratto di Pirazzoli, dipinto a olio (inv. Cherici n. 198), due medaglie, una croce di guerra e un nastro senza medaglia (inv. nn. 441-444) esposti sino al gennaio 2001 nel Museo del Risorgimento di Imola.<br /><br />Note:<br />(1) Cfr. fascicolo "Pirazzoli ing. Odoardo. Corrispondenti" con le lettere dei corrispondenti citati: il naturalista Giovanni Giuseppe Bianconi (Bologna, 1809-1878) e gli entomologi Flaminio Baudi di Selve (Savigliano, 1821-Genova, 1901), Achille Costa (Lecce, 1823-Roma, 1898), Hellmuth von Kiesenwetter (Dresda, 1820- 1880), Carl August Dohrn (Stettino, 1806-1892) e Gustav Mayr (Vienna, 1830-1908) (MRI 14.1).<br />(2) Il dono delle collezioni scientifiche fu accettato dal Comune di Imola con seduta del consiglio del 13 gennaio 1858 (cfr. Bim, <em>ASCI, Carteggio amministrativo</em>, 1857, b. 573, titolo 13, rubrica 7, in particolare la lettera con prot. n. 1703 del 17 dicembre 1857). Sul Gabinetto di storia naturale in Imola si veda: il contributo di Giuseppe Scarabelli in <em>L'Appennino bolognese. Descrizioni e itinerari, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani</em>, 1881, pp. 729-730; Rosaria Campioni, <em>Il Museo civico d'Imola: dalla nascita all'apertura al pubblico (1857-1897)</em>, in <em>Dalla Stanza delle Antichità al Museo Civico. Storia della formazione del Museo civico archeologico di Bologna</em>, Bologna, Grafis Edizioni, 1984, pp. 531-538; Claudia Pedrini, <em>La Pinacoteca e i Musei civici. Notizie storiche</em>, in <em>La Pinacoteca di Imola,</em> Bologna, Edizioni Analisi, 1988, pp. 12-22; sui fondi librari donati a corredo delle collezioni scientifiche cfr. <em>Una vita da scienziato. Carte e libri di Giuseppe Scarabelli nella Biblioteca comunale di Imola,</em> a cura di Marina Baruzzi, Imola, Biblioteca comunale di Imola, 2006, in particolare Marina Baruzzi, <em>Introduzione</em>, pp. IX-XXV e Alessio Mazzini e Emanuela Ravaioli, <em>Dalla libreria domestica alla biblioteca pubblica</em>, pp. 321-483.<br />(3) Sulle raccolte donate da Pirazzoli cfr.: Giuseppe Mazzini, <em>Il Museo civico imolese</em>, in "Archivio di storia della scienza", 5 (1924), n. 2, p. 133; Pietro Zangheri, <em>Il Museo di storia naturale di Imola e considerazioni su l'attuale stato delle istituzioni naturalistiche in Italia</em>, in "Studi romagnoli", 6 (1955), in particolare le pp. 182-183. Le opere scientifiche pubblicate da Pirazzoli sui coleotteri sono: <em>I carabi italiani</em>, in "Bullettino della Società entomologica italiana", 3 (1871), pp. 261-332; <em>Cicindele italiane</em>, in "Bullettino della Società entomologica italiana", 4 (1872), pp. 3-28; <em>Coleopteri italici genus novum leptomastax</em>, Forocornelii, ex Typographia Galeati, 1855; <em>Nozioni elementari intorno ai coleotteri italiani,</em> Imola, Tip. d'Ignazio Galeati e Figlio, 1882; <em>Un cenno sul abitato del carabus cavernosus,</em> in "Bullettino della Società entomologica italiana", 15 (1883), pp. 152-157. Vedi anche lettere inviate da Pirazzoli a Tassinari in <em>Carte Giacomo Tassinari,</em> fascicolo denominato "Tassinari prof. Giacomo. Lettere dei corrispondenti. 1851-1900".<br />(4) Su Pirazzoli cfr.: Decio Felici, <em>Odoardo Pirazzoli [in memoriam]. Cenni biografici pubblicati per cura della nipote Maria Pirazzoli Nerozzi,</em> Imola, Tip. d'I. Galeati e Figlio, 1897; Angelo Negri, I<em>l comune d'Imola. Dalla costituzione del regno alla fine del secolo XIX. 1859-1900. Notizie storiche e statistiche,</em> Imola, Coop. tipografica editr. Paolo Galeati, 1907, p. 193; Giovanni Maioli, <em>Pirazzoli Odoardo</em>, in <em>Dizionario del risorgimento nazionale. Dalle origini a Roma capitale. Fatti e persone,</em> Milano, Francesco Vallardi, 1933, vol. 3, p. 907; Bim, Carte Galli, Imolesi illustri, fasc. n. 334. Documenti di Pirazzoli, in particolare riguardanti l'attività militare, sono anche nel fascicolo personale a lui intestato nella serie <em>"Cartelle dei patriotti e militi imolesi" nelle campagne risorgimentali</em>.<br />(5) Sezione Archivio di Stato di Imola, <em>Archivio notarile di Imola, </em>notaio Luigi Alvisi, copia n. 36141 del 30 marzo 1884. Si veda anche la lettera del notaio Luigi Alvisi sindaco di Imola del 6 aprile 1884, in Bim, <em>Archivio della Biblioteca comunale di Imola, Corrispondenza, </em>n. 3, fascicolo "Proposte per acquisto di libri ed altre memorie relative. Doni e lasciti".
dc:date
  • 6 aprile 1815 - 30 marzo 1884
ha qualificazioni relazioni Cpf
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • Odoardo Pirazzoli intraprese a Bologna gli studi di filosofia, interrotti nel 1832 per aderire al corpo di studenti che marciò sino a Cesena dove uscì sconfitto dallo scontro con le truppe pontificie. Nel 1835 si laureò in filosofia e si iscrisse alla scuola pratica degl'ingegneri di Roma, conseguendo, tre anni dopo, la laurea in ingegneria. Nel frattempo Pirazzoli aveva coltivato la sua passione per le scienze naturali, in particolare per la botanica. Rientrato a Imola, dove strinse amicizia con Giacomo Tassinari, il suo interesse si rivolse soprattutto all'entomologia e avviò una fitta rete di rapporti con naturalisti italiani ed europei, quali Flaminio Baudi di Selve, Giuseppe Bianconi, Achille Costa, Hellmuth von Kiesenwetter, Gustav Mayr, Carl August Dohrn (1). Nel 1847 fu nominato capitano della Guardia civica di Imola. L'anno seguente, in qualità di capitano del 3° reggimento dei volontari, partecipò alla difesa di Venezia. Restaurato il governo pontificio, si congedò dal servizio militare e rientrò a Imola, raggiungendo la moglie Giuseppina Dall'Alpi. Riprese gli studi di entomologia raccogliendo una grande quantità di coleotteri. Nel 1857 contribuì alla fondazione del Gabinetto di storia naturale di Imola, poi Museo civico, donando al "pubblico ginnasio", insieme ad altri naturalisti imolesi, Giuseppe Scarabelli, Giacomo Tassinari e Giuseppe Liverani, le proprie raccolte scientifiche (2). Pirazzoli donò la sua significativa e cospicua collezione di coleotteri e, insieme al Tassinari, un erbario di 5000 specie quasi tutte nazionali (3). Partecipò alla seconda guerra d'indipendenza e nel 1860, con il grado di maggiore a capo di un corpo di volontari, occupò Urbino. Nello stesso anno, entrato nell'esercito regio fu designato comandante del circondario di Rimini e da qui dopo tre anni fu trasferito a Brescia, poi a Domodossola, dove rimase sino al 1867. In questi anni non aveva abbandonato i suoi interessi naturalistici e, quando possibile, raccoglieva piante, cacciava coleotteri e uccelli, che inviava a Imola per lo più a Tassinari. Rientrato a Imola fu a più riprese consigliere comunale, nonché rappresentante provinciale. Morì nel 1884 (4).<br /><br /><em>Fondo librario, collezione naturalistica e onorificenze</em><br />La Biblioteca comunale di Imola conserva il fondo librario di Odoardo Pirazzoli composto da 162 opere, per un totale di 392 volumi. Si tratta di testi di entomologia, botanica, zoologia, geologia, agraria e trattati di scienze naturali. Odoardo Pirazzoli aveva assegnato tutti i suoi "libri scientifici e scritti" al Comune di Imola, come risulta dal testamento olografo del 1 febbraio 1884, pubblicato il 30 marzo dello stesso anno dal notaio Luigi Alvisi (5).<br />I Musei civici di Imola conservano: collezione d'insetti (coleopteri), specie n. 5000 donata da Odoardo Pirazzoli; collezione di piante, specie n. 4000 (erbario di 34 volumi) donata da Odoardo Pirazzoli, insieme a Giacomo Tassinari; ritratto di Pirazzoli, dipinto a olio (inv. Cherici n. 198), due medaglie, una croce di guerra e un nastro senza medaglia (inv. nn. 441-444) esposti sino al gennaio 2001 nel Museo del Risorgimento di Imola.<br /><br />Note:<br />(1) Cfr. fascicolo "Pirazzoli ing. Odoardo. Corrispondenti" con le lettere dei corrispondenti citati: il naturalista Giovanni Giuseppe Bianconi (Bologna, 1809-1878) e gli entomologi Flaminio Baudi di Selve (Savigliano, 1821-Genova, 1901), Achille Costa (Lecce, 1823-Roma, 1898), Hellmuth von Kiesenwetter (Dresda, 1820- 1880), Carl August Dohrn (Stettino, 1806-1892) e Gustav Mayr (Vienna, 1830-1908) (MRI 14.1).<br />(2) Il dono delle collezioni scientifiche fu accettato dal Comune di Imola con seduta del consiglio del 13 gennaio 1858 (cfr. Bim, <em>ASCI, Carteggio amministrativo</em>, 1857, b. 573, titolo 13, rubrica 7, in particolare la lettera con prot. n. 1703 del 17 dicembre 1857). Sul Gabinetto di storia naturale in Imola si veda: il contributo di Giuseppe Scarabelli in <em>L'Appennino bolognese. Descrizioni e itinerari, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani</em>, 1881, pp. 729-730; Rosaria Campioni, <em>Il Museo civico d'Imola: dalla nascita all'apertura al pubblico (1857-1897)</em>, in <em>Dalla Stanza delle Antichità al Museo Civico. Storia della formazione del Museo civico archeologico di Bologna</em>, Bologna, Grafis Edizioni, 1984, pp. 531-538; Claudia Pedrini, <em>La Pinacoteca e i Musei civici. Notizie storiche</em>, in <em>La Pinacoteca di Imola,</em> Bologna, Edizioni Analisi, 1988, pp. 12-22; sui fondi librari donati a corredo delle collezioni scientifiche cfr. <em>Una vita da scienziato. Carte e libri di Giuseppe Scarabelli nella Biblioteca comunale di Imola,</em> a cura di Marina Baruzzi, Imola, Biblioteca comunale di Imola, 2006, in particolare Marina Baruzzi, <em>Introduzione</em>, pp. IX-XXV e Alessio Mazzini e Emanuela Ravaioli, <em>Dalla libreria domestica alla biblioteca pubblica</em>, pp. 321-483.<br />(3) Sulle raccolte donate da Pirazzoli cfr.: Giuseppe Mazzini, <em>Il Museo civico imolese</em>, in "Archivio di storia della scienza", 5 (1924), n. 2, p. 133; Pietro Zangheri, <em>Il Museo di storia naturale di Imola e considerazioni su l'attuale stato delle istituzioni naturalistiche in Italia</em>, in "Studi romagnoli", 6 (1955), in particolare le pp. 182-183. Le opere scientifiche pubblicate da Pirazzoli sui coleotteri sono: <em>I carabi italiani</em>, in "Bullettino della Società entomologica italiana", 3 (1871), pp. 261-332; <em>Cicindele italiane</em>, in "Bullettino della Società entomologica italiana", 4 (1872), pp. 3-28; <em>Coleopteri italici genus novum leptomastax</em>, Forocornelii, ex Typographia Galeati, 1855; <em>Nozioni elementari intorno ai coleotteri italiani,</em> Imola, Tip. d'Ignazio Galeati e Figlio, 1882; <em>Un cenno sul abitato del carabus cavernosus,</em> in "Bullettino della Società entomologica italiana", 15 (1883), pp. 152-157. Vedi anche lettere inviate da Pirazzoli a Tassinari in <em>Carte Giacomo Tassinari,</em> fascicolo denominato "Tassinari prof. Giacomo. Lettere dei corrispondenti. 1851-1900".<br />(4) Su Pirazzoli cfr.: Decio Felici, <em>Odoardo Pirazzoli [in memoriam]. Cenni biografici pubblicati per cura della nipote Maria Pirazzoli Nerozzi,</em> Imola, Tip. d'I. Galeati e Figlio, 1897; Angelo Negri, I<em>l comune d'Imola. Dalla costituzione del regno alla fine del secolo XIX. 1859-1900. Notizie storiche e statistiche,</em> Imola, Coop. tipografica editr. Paolo Galeati, 1907, p. 193; Giovanni Maioli, <em>Pirazzoli Odoardo</em>, in <em>Dizionario del risorgimento nazionale. Dalle origini a Roma capitale. Fatti e persone,</em> Milano, Francesco Vallardi, 1933, vol. 3, p. 907; Bim, Carte Galli, Imolesi illustri, fasc. n. 334. Documenti di Pirazzoli, in particolare riguardanti l'attività militare, sono anche nel fascicolo personale a lui intestato nella serie <em>"Cartelle dei patriotti e militi imolesi" nelle campagne risorgimentali</em>.<br />(5) Sezione Archivio di Stato di Imola, <em>Archivio notarile di Imola, </em>notaio Luigi Alvisi, copia n. 36141 del 30 marzo 1884. Si veda anche la lettera del notaio Luigi Alvisi sindaco di Imola del 6 aprile 1884, in Bim, <em>Archivio della Biblioteca comunale di Imola, Corrispondenza, </em>n. 3, fascicolo "Proposte per acquisto di libri ed altre memorie relative. Doni e lasciti".
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ha luogo nascita
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forma autorizzata produttore
  • Odoardo Pirazzoli
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  • Odoardo Pirazzoli
record provenienza id
  • IT-ER-IBC-SP00001-0001359
sistema provenienza
  • IT-ER-IBC
dc:coverage
  • Imola
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is ha relazione con Soggetto Produttore of
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