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| - Orfanotrofio dei Martinitt
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dc:title
| - Orfanotrofio dei Martinitt
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dc:description
| - Il primo Orfanotrofio milanese sorse nel 1532 - 1533 ad opera di Girolamo Emiliani, patrizio veneziano, poi sacerdote, che nel 1534 fondò la Compagnia dei servi dei poveri, denominata in seguito Congregazione dei chierici regolari di Somasca. La prima sede dell'istituto fu una casa nelle vicinanze della chiesa di San Sepolcro. Con l'aumento dei giovani ospiti, si rese necessaria la ricerca di uno stabile più grande e, per interessamento del duca Francesco II Sforza, fu loro destinato un edificio di proprietà dell'Ospedale Maggiore. L'istituto fu inizialmente retto dai padri somaschi i quali erano detti servi dei poveri orfanelli. L'edificio era collocato accanto al luogo dove sorse, nel 1569, la chiesa di San Martino, da cui il nome di San Martino degli Orfani, e di Martinitt o Martinetti attribuito agli ospiti della casa. L'affitto fu in un primo tempo coperto dalle offerte di Francesco I Sforza e, in seguito, da altre donazioni e sovvenzioni del governo austriaco e poi di quello spagnolo. L'Orfanotrofio dei Martinitt accolse nel 1753 i maschi provenienti dall'Ospizio dei mendicanti, che divenne esclusivamente femminile. Nel frattempo, con dispaccio di Maria Teresa del 14 maggio 1770, oltre all'elaborazione di un primo piano per l'Orfanotrofio di Milano, si stabilì che le proprietà dei due soppressi Ospedali dei Pellegrini (San Giacomo e Santi Pietro e Paolo) fossero inglobate nell'Orfanotrofio maschile ed amministrate dal capitolo di San Martino. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Il primo Orfanotrofio milanese sorse nel 1532 - 1533 ad opera di Girolamo Emiliani, patrizio veneziano, poi sacerdote, che nel 1534 fondò la Compagnia dei servi dei poveri, denominata in seguito Congregazione dei chierici regolari di Somasca. La prima sede dell'istituto fu una casa nelle vicinanze della chiesa di San Sepolcro. Con l'aumento dei giovani ospiti, si rese necessaria la ricerca di uno stabile più grande e, per interessamento del duca Francesco II Sforza, fu loro destinato un edificio di proprietà dell'Ospedale Maggiore. L'istituto fu inizialmente retto dai padri somaschi i quali erano detti servi dei poveri orfanelli. L'edificio era collocato accanto al luogo dove sorse, nel 1569, la chiesa di San Martino, da cui il nome di San Martino degli Orfani, e di Martinitt o Martinetti attribuito agli ospiti della casa. L'affitto fu in un primo tempo coperto dalle offerte di Francesco I Sforza e, in seguito, da altre donazioni e sovvenzioni del governo austriaco e poi di quello spagnolo. L'Orfanotrofio dei Martinitt accolse nel 1753 i maschi provenienti dall'Ospizio dei mendicanti, che divenne esclusivamente femminile. Nel frattempo, con dispaccio di Maria Teresa del 14 maggio 1770, oltre all'elaborazione di un primo piano per l'Orfanotrofio di Milano, si stabilì che le proprietà dei due soppressi Ospedali dei Pellegrini (San Giacomo e Santi Pietro e Paolo) fossero inglobate nell'Orfanotrofio maschile ed amministrate dal capitolo di San Martino. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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altra denominazione produttore
| - Orfanotrofio maschile
- Orfanotrofio di San Pietro in Gessate
- San Martino degli Orfani
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Orfanotrofio dei Martinitt
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eac-cpf:authorizedForm
| - Orfanotrofio dei Martinitt
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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