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| - Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla sezione Istituzioni storiche. Dalle origini al XVII secolo Sin dall'antica epoca romana, Melegnano fu conosciuta al milium nonum come mutationes e citata nell'opera dell' "Itinerario Burdigalense" del IV sec. d. C. (1) per ricordare la costruzione della "strada Romana" che collegava le colonie di Milano, Piacenza e Cremona con la capitale dell'Impero (2). All'arrivo dei Longobardi nel 568, il vecchio ordinamento politico - amministrativo fu sostituito con il nuovo sistema dei ducati e Melegnano passò sotto il diretto controllo del duca di Milano. Tra il VIII ed il IX sec. d. C. fu incorporata nella contea franca di Milano e venne indicata in molti documenti giuridici con il nome di Meloniano, che deriverebbe appunto da milium nonum e qualificata come vicus; solo più tardi ebbe la fisionomia di oppidum, con un vero e proprio centro urbano fortificato, talvolta denominato "borgo". Nel 983, fu eletto capitaneus Ubertino, laico e fratello di Landolfo arcivescovo di Milano, che, posto a capo della Pieve (3) di Melegnano, assunse il diritto di riscuoterne i tributi. Il primo documento coevo relativo al XIII secolo testimonia l'esistenza di un ordinamento comunale e, negli "Atti del Comune di Milano" (21 giugno 1298), il borgo di Melegnano è citato come Comune; è segnalata la presenza di un console (4). Tra il XIV ed il XV secolo Melegnano fu interessata da un lungo periodo di infeudazione da parte dei Visconti (5). [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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| - Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla sezione Istituzioni storiche. Dalle origini al XVII secolo Sin dall'antica epoca romana, Melegnano fu conosciuta al milium nonum come mutationes e citata nell'opera dell' "Itinerario Burdigalense" del IV sec. d. C. (1) per ricordare la costruzione della "strada Romana" che collegava le colonie di Milano, Piacenza e Cremona con la capitale dell'Impero (2). All'arrivo dei Longobardi nel 568, il vecchio ordinamento politico - amministrativo fu sostituito con il nuovo sistema dei ducati e Melegnano passò sotto il diretto controllo del duca di Milano. Tra il VIII ed il IX sec. d. C. fu incorporata nella contea franca di Milano e venne indicata in molti documenti giuridici con il nome di Meloniano, che deriverebbe appunto da milium nonum e qualificata come vicus; solo più tardi ebbe la fisionomia di oppidum, con un vero e proprio centro urbano fortificato, talvolta denominato "borgo". Nel 983, fu eletto capitaneus Ubertino, laico e fratello di Landolfo arcivescovo di Milano, che, posto a capo della Pieve (3) di Melegnano, assunse il diritto di riscuoterne i tributi. Il primo documento coevo relativo al XIII secolo testimonia l'esistenza di un ordinamento comunale e, negli "Atti del Comune di Milano" (21 giugno 1298), il borgo di Melegnano è citato come Comune; è segnalata la presenza di un console (4). Tra il XIV ed il XV secolo Melegnano fu interessata da un lungo periodo di infeudazione da parte dei Visconti (5). [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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