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| - Scuola dei poveri di Magenta
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| - Scuola dei poveri di Magenta
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| - L'origine delle istituzioni di assistenza e di beneficenza magentine vanno fatte risalire all'antica Scuola dei poveri di Magenta. Questa era una confraternita laica, di probabile origine tardomedievale, con compiti esclusivamente caritativi a favore di indigenti ed infermi, la cui attività benefica ben si inseriva in una feconda tradizione magentina di beneficenza elemosiniera e consortile (1). In realtà, si conosce poco delle origini della Scuola, che è, comunque, annoverata tra quelle di fondazione più antica, dato che il primo lascito testamentario documentabile risale al 1491, anno in cui il nobile magentino Rizzardo De Medici lasciava alla Scuola dei poveri una vigna in prato Loredo a Magenta di 12 pertiche con legati di messa a favore dei Frati minori del convento di Abbiategrasso e dei Frati di Santa Maria Nuova di Magenta (2). L'istituzione doveva a quell'epoca essersi già guadagnata credibilità e credito nell'ambito cittadino se di lì a poco, nel 1495, un certoTolomeo Boisio disponeva a suo favore 50 scudi una volta tanto senza scopo determinato (3). Rettasi a lungo senza uno statuto e senza l'approvazione delle autorità competenti la confraternità venne eretta ufficialmente Scuola il 10 ottobre 1554 con patente dell'arcivescovo di Milano Giovanni Angelo Arcimboldi, che, riconoscendone la "lodevole ed utile" opera assistenziale a soccorso dei bisognosi, l'autorizzò a radunarsi in Capitolo, ad eleggere un Priore pro tempore, degli "ufficiali" (allora in numero di nove) ed un cassiere e le assegnò, a tutti gli effetti, i legati, i beni e i diritti acquisiti in passato, con facoltà di accettarne altri in futuro (4). [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - L'origine delle istituzioni di assistenza e di beneficenza magentine vanno fatte risalire all'antica Scuola dei poveri di Magenta. Questa era una confraternita laica, di probabile origine tardomedievale, con compiti esclusivamente caritativi a favore di indigenti ed infermi, la cui attività benefica ben si inseriva in una feconda tradizione magentina di beneficenza elemosiniera e consortile (1). In realtà, si conosce poco delle origini della Scuola, che è, comunque, annoverata tra quelle di fondazione più antica, dato che il primo lascito testamentario documentabile risale al 1491, anno in cui il nobile magentino Rizzardo De Medici lasciava alla Scuola dei poveri una vigna in prato Loredo a Magenta di 12 pertiche con legati di messa a favore dei Frati minori del convento di Abbiategrasso e dei Frati di Santa Maria Nuova di Magenta (2). L'istituzione doveva a quell'epoca essersi già guadagnata credibilità e credito nell'ambito cittadino se di lì a poco, nel 1495, un certoTolomeo Boisio disponeva a suo favore 50 scudi una volta tanto senza scopo determinato (3). Rettasi a lungo senza uno statuto e senza l'approvazione delle autorità competenti la confraternità venne eretta ufficialmente Scuola il 10 ottobre 1554 con patente dell'arcivescovo di Milano Giovanni Angelo Arcimboldi, che, riconoscendone la "lodevole ed utile" opera assistenziale a soccorso dei bisognosi, l'autorizzò a radunarsi in Capitolo, ad eleggere un Priore pro tempore, degli "ufficiali" (allora in numero di nove) ed un cassiere e le assegnò, a tutti gli effetti, i legati, i beni e i diritti acquisiti in passato, con facoltà di accettarne altri in futuro (4). [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Scuola dei poveri di Magenta
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| - Scuola dei poveri di Magenta
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record provenienza id
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sistema provenienza
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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