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| - Casa della Misericordia di Como
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| - Casa della Misericordia di Como
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dc:description
| - Con atto dato in Vigevano il 28 aprile 1541, Alfonso de Avalos di Aquino, marchese del Vasto, capitano generale e luogotenente dello Stato di Milano, concede la licenza alla comunità comense all'erezione di un pio luogo "sotto il titolo ed il vocabolo della Misericordia". Nasce così quella che sarà conosciuta come la Casa della Misericordia di Como (1). Scopo della pia istituzione è specificatamente previsto nell'atto: tolti il danaro ed i beni necessari all'amministrazione del luogo pio, "il resto de le elemosine, che sarano fatte et lassate al loco predetto, sive in denari sive in robba, mobili o immobili, tutto sia redutto in denari, et siano distribuiti alli poveri della città et suoi borghi o vero in beneficio de incarcerati, putte de marito, che non hano altro modo, et altre sorti de inhabili et miserabili, secondo se deliberarà per essi deputati". Nell'atto sono contenuti anche "gli ordini e i capitoli" che regolano la vita e l'amministrazione della Casa. I rettori sono individuati in "tredici persone, cioè tre canonici della Chiesa Maggiore designati alla carica dal Capitolo della stessa, rimovibili e sostituibili secondo la volontà del Capitolo stesso, e dieci cittadini di Como eletti, per tutto il corso della loro vita, dalla comunità locale" ..."li quali eletti haverano de perseverare per tutto il tempo de la loro vita, salvo che li tri canonici non siano obligati contar loro voluntà ad perseverare in questa tal'opera, se non secondo la forma dell'ordinatione fatta tra essi alli 22 d'aprile l'anno presente 1541". [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Con atto dato in Vigevano il 28 aprile 1541, Alfonso de Avalos di Aquino, marchese del Vasto, capitano generale e luogotenente dello Stato di Milano, concede la licenza alla comunità comense all'erezione di un pio luogo "sotto il titolo ed il vocabolo della Misericordia". Nasce così quella che sarà conosciuta come la Casa della Misericordia di Como (1). Scopo della pia istituzione è specificatamente previsto nell'atto: tolti il danaro ed i beni necessari all'amministrazione del luogo pio, "il resto de le elemosine, che sarano fatte et lassate al loco predetto, sive in denari sive in robba, mobili o immobili, tutto sia redutto in denari, et siano distribuiti alli poveri della città et suoi borghi o vero in beneficio de incarcerati, putte de marito, che non hano altro modo, et altre sorti de inhabili et miserabili, secondo se deliberarà per essi deputati". Nell'atto sono contenuti anche "gli ordini e i capitoli" che regolano la vita e l'amministrazione della Casa. I rettori sono individuati in "tredici persone, cioè tre canonici della Chiesa Maggiore designati alla carica dal Capitolo della stessa, rimovibili e sostituibili secondo la volontà del Capitolo stesso, e dieci cittadini di Como eletti, per tutto il corso della loro vita, dalla comunità locale" ..."li quali eletti haverano de perseverare per tutto il tempo de la loro vita, salvo che li tri canonici non siano obligati contar loro voluntà ad perseverare in questa tal'opera, se non secondo la forma dell'ordinatione fatta tra essi alli 22 d'aprile l'anno presente 1541". [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Casa della Misericordia di Como
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eac-cpf:authorizedForm
| - Casa della Misericordia di Como
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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