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| - Nato a Parma nel 1908, Alessandro Minardi inizia a collaborare giovanissimo con la "Gazzetta di Parma", dal 1925 trasformata in "Corriere emiliano", di cui è caporedattore fino alla chiusura, avvenuta nel 1941. Collabora inoltre con il "Corriere della Sera" e l'"Arena"; dirige dal 1961 al 1977 il "Giornale del popolo" (dal 1962 "Giornale di Bergamo") e il quotidiano elvetico "Gazzetta ticinese". Responsabile nel dopoguerra dell'edizione del mattino del "Corriere lombardo", è artefice con Arrigo Benedetti del primo "Europeo" (di grande formato) e contribuisce all'elaborazione della formula grafica del "24 ore" prima della fusione con il "Sole". Conosce Giovannino Guareschi nel 1931 alla redazione del "Corriere Emiliano": ne scaturisce una duratura amicizia che condurrà a forme di collaborazione strettissime nella gestione e nella redazione del "Candido". Alla chiusura del giornale satirico convince Guareschi a scrivere per il "Borghese". Amico fraterno di Cesare Zavattini e di Attilio Bertolucci, condivide con loro i primi successi letterari ed editoriali tra la fine degli anni '20 e gli anni '30.
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| - Nato a Parma nel 1908, Alessandro Minardi inizia a collaborare giovanissimo con la "Gazzetta di Parma", dal 1925 trasformata in "Corriere emiliano", di cui è caporedattore fino alla chiusura, avvenuta nel 1941. Collabora inoltre con il "Corriere della Sera" e l'"Arena"; dirige dal 1961 al 1977 il "Giornale del popolo" (dal 1962 "Giornale di Bergamo") e il quotidiano elvetico "Gazzetta ticinese". Responsabile nel dopoguerra dell'edizione del mattino del "Corriere lombardo", è artefice con Arrigo Benedetti del primo "Europeo" (di grande formato) e contribuisce all'elaborazione della formula grafica del "24 ore" prima della fusione con il "Sole". Conosce Giovannino Guareschi nel 1931 alla redazione del "Corriere Emiliano": ne scaturisce una duratura amicizia che condurrà a forme di collaborazione strettissime nella gestione e nella redazione del "Candido". Alla chiusura del giornale satirico convince Guareschi a scrivere per il "Borghese". Amico fraterno di Cesare Zavattini e di Attilio Bertolucci, condivide con loro i primi successi letterari ed editoriali tra la fine degli anni '20 e gli anni '30.
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