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| - Pia Casa degli esposti e delle partorienti in Santa Caterina alla Ruota
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| - Pia Casa degli esposti e delle partorienti in Santa Caterina alla Ruota
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| - La Pia Casa degli esposti e delle partorienti in Santa Caterina alla ruota in Milano fu fondata dall'imperatrice Maria Teresa d'Asburgo nel 1780. Nel secondo Settecento, il numero dei bambini e delle partorienti accolti nel "Quarto delle balie" dell'Ospedale Maggiore era andato continuamente crescendo e la tradizionale struttura d'accoglienza manifestava la propria insufficienza anche agli occhi del governo asburgico che, dagli anni Sessanta, aveva dato avvio ad un'intensa opera di razionalizzazione dell'intero sistema assistenziale. Richiamavano l'attenzione di Vienna non solo il "grandioso debito" che gravava sull'Ospedale Maggiore - debito al quale le spese per il mantenimento degli esposti davano un contributo sempre più importante -, ma soprattutto l'elevata mortalità fra i neonati ricoverati, imputabile al sovraffollamento, alle precarie condizioni igienico-sanitarie e alla carenza di nutrici interne. Il governo, dopo aver concordato con l'arcivescovo il trasferimento delle monache, fece quindi ristrutturare a proprie spese il grande monastero di Santa Caterina alla ruota, che sorgeva lungo il Naviglio, di fronte all'Ospedale Maggiore, e lo destinò a ricovero per partorienti ed esposti. La Pia Casa prese il nome dalla precedente destinazione dell'edificio: la "ruota", presente nella denominazione del soppresso monastero, era un riferimento allo strumento di martirio di Santa Caterina d'Alessandria e non al torno per l'esposizione che, peraltro, fu immediatamente aperto. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - La Pia Casa degli esposti e delle partorienti in Santa Caterina alla ruota in Milano fu fondata dall'imperatrice Maria Teresa d'Asburgo nel 1780. Nel secondo Settecento, il numero dei bambini e delle partorienti accolti nel "Quarto delle balie" dell'Ospedale Maggiore era andato continuamente crescendo e la tradizionale struttura d'accoglienza manifestava la propria insufficienza anche agli occhi del governo asburgico che, dagli anni Sessanta, aveva dato avvio ad un'intensa opera di razionalizzazione dell'intero sistema assistenziale. Richiamavano l'attenzione di Vienna non solo il "grandioso debito" che gravava sull'Ospedale Maggiore - debito al quale le spese per il mantenimento degli esposti davano un contributo sempre più importante -, ma soprattutto l'elevata mortalità fra i neonati ricoverati, imputabile al sovraffollamento, alle precarie condizioni igienico-sanitarie e alla carenza di nutrici interne. Il governo, dopo aver concordato con l'arcivescovo il trasferimento delle monache, fece quindi ristrutturare a proprie spese il grande monastero di Santa Caterina alla ruota, che sorgeva lungo il Naviglio, di fronte all'Ospedale Maggiore, e lo destinò a ricovero per partorienti ed esposti. La Pia Casa prese il nome dalla precedente destinazione dell'edificio: la "ruota", presente nella denominazione del soppresso monastero, era un riferimento allo strumento di martirio di Santa Caterina d'Alessandria e non al torno per l'esposizione che, peraltro, fu immediatamente aperto. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Pia Casa degli esposti e delle partorienti in Santa Caterina alla Ruota
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| - Pia Casa degli esposti e delle partorienti in Santa Caterina alla Ruota
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record provenienza id
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sistema provenienza
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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