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| - Le origini del comune di Monza vanno ricercate nel secolo XII, nei "vicendevoli patti stipulati tra il console, che nell'atto di entrare in carica annunciava come avrebbe reso giustizia durante l'anno di attività, ed il popolo, che prometteva di sottostare alle sue decisioni": è lecito infatti pensare che il "Liber Statutorum Communis Modoetiae", redatto al tempo di Azzone Visconti, sia per gran parte un'opera di riordinamento e revisione - soprattutto politica, data la tendenza accentratrice del governo visconteo - di materiale già esistente (1). La documentazione in cui per la prima volta viene citata la magistratura consolare, testimoniando così l'avvenuta instaurazione del regime comunale, è rappresentata dall'istrumento datato 19 febbraio 1174 con cui l'archiprete della chiesa di Monza, alcuni abitanti del borgo ed i consoli notificavano gli accordi presi relativamente alla fondazione dell'Ospedale di San Gerardo (2). Negli "Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346" il borgo di Monza risulta incluso nella corte omonima e viene elencato tra le località cui spettava la manutenzione della "strata da Monza" come "el borgo da Monza" (3). Secondo quanto stabilito nel "Liber Statutorum Communis Modoetiae" alla soglie del XIV secolo la comunità monzese era retta da un capitano - detto capitano di Monza e più tardi capitano di giustizia - e da due organi collegiali: il consiglio maggiore, composto da 150 membri con a capo un rettore, spesso chiamato anche vicario, ed il consiglio dei dodici sapienti "della Camera del Comune", che collaborava strettamente col rettore esaminando petizioni, ambasciate ed in generale tutti gli affari del comune. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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abstract
| - Le origini del comune di Monza vanno ricercate nel secolo XII, nei "vicendevoli patti stipulati tra il console, che nell'atto di entrare in carica annunciava come avrebbe reso giustizia durante l'anno di attività, ed il popolo, che prometteva di sottostare alle sue decisioni": è lecito infatti pensare che il "Liber Statutorum Communis Modoetiae", redatto al tempo di Azzone Visconti, sia per gran parte un'opera di riordinamento e revisione - soprattutto politica, data la tendenza accentratrice del governo visconteo - di materiale già esistente (1). La documentazione in cui per la prima volta viene citata la magistratura consolare, testimoniando così l'avvenuta instaurazione del regime comunale, è rappresentata dall'istrumento datato 19 febbraio 1174 con cui l'archiprete della chiesa di Monza, alcuni abitanti del borgo ed i consoli notificavano gli accordi presi relativamente alla fondazione dell'Ospedale di San Gerardo (2). Negli "Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346" il borgo di Monza risulta incluso nella corte omonima e viene elencato tra le località cui spettava la manutenzione della "strata da Monza" come "el borgo da Monza" (3). Secondo quanto stabilito nel "Liber Statutorum Communis Modoetiae" alla soglie del XIV secolo la comunità monzese era retta da un capitano - detto capitano di Monza e più tardi capitano di giustizia - e da due organi collegiali: il consiglio maggiore, composto da 150 membri con a capo un rettore, spesso chiamato anche vicario, ed il consiglio dei dodici sapienti "della Camera del Comune", che collaborava strettamente col rettore esaminando petizioni, ambasciate ed in generale tutti gli affari del comune. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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