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| - Donato D'Urbino (Milano, 19 novembre 1936) è figlio d'arte: il padre, l'architetto Manfredo D'Urbino, è autore di numerosi edifici milanesi, tra i quali l'edificio per abitazioni in piazzale Gorini 6 e, dopo la seconda guerra mondiale, la ricostruzione della sinagoga in via Guastalla 19, con Eugenio Gentili Tedeschi. Donato D'Urbino si laurea presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1960 e, ancora prima di laurearsi, svolge un breve praticanta presso lo studio di Augusto Magnaghi e Mario Terzaghi, per poi iniziare a lavorare con Jonathan De Pas. Poichè quest'ultimo sta collaborando con lo studio di Marcello Nizzoli, anche D'Urbino ha la possibilità di entrare in contatto con tale studio. Contemporaneamente, inoltre, il giovane architetto può fare pratica di modellistica presso l'atelier di Giovanni Sacchi che, in quegli anni, stava realizzando diversi modelli dei progetti di Nizzoli per Olivetti. Fino alla metà degli anni Sessanta l'architetto Vittorio Bozzoli collabora con De Pas e D'Urbino. I due progettisti trasferiscono la loro sede nello stabile in via Rossini a Milano, dove già si trova lo studio professionale di Paolo Lomazzi e Carla Scolari. Nel 1966 nasce, così, il sodalizio De Pas - D'Urbino - Lomazzi al quale collaborano inizialmente Carla Scolari, moglie di Paolo, Vittorio Bozzoli e, dal 1967 al 1969, anche Vittorio Decursu. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
| - 99999999
- 1935 novembre 19
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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| - Donato D'Urbino (Milano, 19 novembre 1936) è figlio d'arte: il padre, l'architetto Manfredo D'Urbino, è autore di numerosi edifici milanesi, tra i quali l'edificio per abitazioni in piazzale Gorini 6 e, dopo la seconda guerra mondiale, la ricostruzione della sinagoga in via Guastalla 19, con Eugenio Gentili Tedeschi. Donato D'Urbino si laurea presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1960 e, ancora prima di laurearsi, svolge un breve praticanta presso lo studio di Augusto Magnaghi e Mario Terzaghi, per poi iniziare a lavorare con Jonathan De Pas. Poichè quest'ultimo sta collaborando con lo studio di Marcello Nizzoli, anche D'Urbino ha la possibilità di entrare in contatto con tale studio. Contemporaneamente, inoltre, il giovane architetto può fare pratica di modellistica presso l'atelier di Giovanni Sacchi che, in quegli anni, stava realizzando diversi modelli dei progetti di Nizzoli per Olivetti. Fino alla metà degli anni Sessanta l'architetto Vittorio Bozzoli collabora con De Pas e D'Urbino. I due progettisti trasferiscono la loro sede nello stabile in via Rossini a Milano, dove già si trova lo studio professionale di Paolo Lomazzi e Carla Scolari. Nel 1966 nasce, così, il sodalizio De Pas - D'Urbino - Lomazzi al quale collaborano inizialmente Carla Scolari, moglie di Paolo, Vittorio Bozzoli e, dal 1967 al 1969, anche Vittorio Decursu. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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