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| - Comitato di liberazione nazionale provinciale di Brescia - CLN
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| - Comitato di liberazione nazionale provinciale di Brescia - CLN
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| - I Comitati di liberazione nazionale (CLN), sorti durante la Resistenza rappresentano in Lombardia, come in altre zone d'Italia, le prime forme di organizzazione politica e sociale all'indomani della liberazione. Dopo il conflitto e l'esperienza resistenziale si viene a creare, sul territorio nazionale, una rete di organismi di coordinamento che hanno il compito di gettare le basi per la ricostruzione politica e morale del Paese. Tali organismi, articolati in comitati periferici locali, agiscono sotto la direzione del Comitato di liberazione nazionale dell'Alta Italia (CLNAI) e del Comitato di liberazione nazionale centrale (CLNC) per gestire la situazione polita del dopoguerra. I primi Comitati di liberazione nascono dopo l'armistizio con le nazioni alleate dell'8 settembre 1943, quando i rappresentanti dei partiti antifascisti (Partito comunista italiano, Partito socialista italiano di unità proletaria, Partito d'azione, Democrazia cristiana, Democrazia del lavoro, Partito liberale) decidono di riunirsi in organizzazioni strutturate per difendere la sovranità del territorio nazionale, liberare il Paese occupato a fianco degli alleati angloamericani e sostenere le attività delle formazioni partigiane. A seguito dell'insurrezione e della liberazione, terminato il periodo clandestino, i CLN divengono organismi democratici di base con funzioni consultive, affiancati alle amministrazioni comunali provvisorie, in attesa delle elezioni della primavera del 1946. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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abstract
| - I Comitati di liberazione nazionale (CLN), sorti durante la Resistenza rappresentano in Lombardia, come in altre zone d'Italia, le prime forme di organizzazione politica e sociale all'indomani della liberazione. Dopo il conflitto e l'esperienza resistenziale si viene a creare, sul territorio nazionale, una rete di organismi di coordinamento che hanno il compito di gettare le basi per la ricostruzione politica e morale del Paese. Tali organismi, articolati in comitati periferici locali, agiscono sotto la direzione del Comitato di liberazione nazionale dell'Alta Italia (CLNAI) e del Comitato di liberazione nazionale centrale (CLNC) per gestire la situazione polita del dopoguerra. I primi Comitati di liberazione nascono dopo l'armistizio con le nazioni alleate dell'8 settembre 1943, quando i rappresentanti dei partiti antifascisti (Partito comunista italiano, Partito socialista italiano di unità proletaria, Partito d'azione, Democrazia cristiana, Democrazia del lavoro, Partito liberale) decidono di riunirsi in organizzazioni strutturate per difendere la sovranità del territorio nazionale, liberare il Paese occupato a fianco degli alleati angloamericani e sostenere le attività delle formazioni partigiane. A seguito dell'insurrezione e della liberazione, terminato il periodo clandestino, i CLN divengono organismi democratici di base con funzioni consultive, affiancati alle amministrazioni comunali provvisorie, in attesa delle elezioni della primavera del 1946. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Comitato di liberazione nazionale provinciale di Brescia - CLN
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| - Comitato di liberazione nazionale provinciale di Brescia - CLN
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