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| - Raimondi-Mantica, famiglia
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| - Raimondi-Mantica, famiglia
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| - Il capostipite del ramo della famiglia Raimondi da cui discese il marchese Giorgio (1801 - 1882) è individuato in Antoniolo, padre di Giacomo, Lodovico e Giovanni. Ai primi due e al figlio del terzo, anch'egli Giovanni, venne concessa la cittadinanza milanese nel 1405, poi confermata nel 1424 (1). Da Lodovico discese Antonio, padre di Luigi, da cui nacquero Marco Donato, Antonio e Giovanni, che fu decurione nel 1492 (2). Pietro Paolo, figlio di quest'ultimo, fu a sua volta decurione nel 1530. Dal suo matrimonio con Susanna Raimondi nacquero Francesco, Giovanni Battista, Pietro Martire, Pietro Antonio, Giuseppe, Alessandro, Luigi, Bernardo e Anna (3). Di particolare rilievo la figura di Giovanni Battista (+ 1574), giureconsulto, che fu senatore e dal 1534 al 1535 podestà di Lodi (4). Il fratello Pietro Martire sposò Isabella Albricci, che portò in dote i beni di Minoprio (5). Dalla loro unione nacquero Raimondo, Scipione e Pirro, che fu decurione della città. Dal matrimonio di quest'ultimo con Costanza Volpi di Defendente (6) discese Pietro Paolo, che dal padre ereditò i beni di Como, compreso il palazzo avito in parrocchia di S. Donnino, insieme a quelli di Minoprio, Lucino, Camnago e alla fornace di Parè (7). Pietro Paolo (+ 1647), fu decurione nel 1630 e, nel 1642 venne nominato giudice delle strade (8). Sposò Marta Odescalchi di Quintilio, che portò "grossissima dotte" (9), e dalla quale nacquero: Pirro, che fu seminarista a Roma, canonico nella Cattedrale di Como e vicario vescovile di Novara (10); Raffaele (+ 1650), gesuita; Paola Veronica, monaca; Gerolama Costanza, monaca nel monastero di S. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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dc:date
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ha date esistenza
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abstract
| - Il capostipite del ramo della famiglia Raimondi da cui discese il marchese Giorgio (1801 - 1882) è individuato in Antoniolo, padre di Giacomo, Lodovico e Giovanni. Ai primi due e al figlio del terzo, anch'egli Giovanni, venne concessa la cittadinanza milanese nel 1405, poi confermata nel 1424 (1). Da Lodovico discese Antonio, padre di Luigi, da cui nacquero Marco Donato, Antonio e Giovanni, che fu decurione nel 1492 (2). Pietro Paolo, figlio di quest'ultimo, fu a sua volta decurione nel 1530. Dal suo matrimonio con Susanna Raimondi nacquero Francesco, Giovanni Battista, Pietro Martire, Pietro Antonio, Giuseppe, Alessandro, Luigi, Bernardo e Anna (3). Di particolare rilievo la figura di Giovanni Battista (+ 1574), giureconsulto, che fu senatore e dal 1534 al 1535 podestà di Lodi (4). Il fratello Pietro Martire sposò Isabella Albricci, che portò in dote i beni di Minoprio (5). Dalla loro unione nacquero Raimondo, Scipione e Pirro, che fu decurione della città. Dal matrimonio di quest'ultimo con Costanza Volpi di Defendente (6) discese Pietro Paolo, che dal padre ereditò i beni di Como, compreso il palazzo avito in parrocchia di S. Donnino, insieme a quelli di Minoprio, Lucino, Camnago e alla fornace di Parè (7). Pietro Paolo (+ 1647), fu decurione nel 1630 e, nel 1642 venne nominato giudice delle strade (8). Sposò Marta Odescalchi di Quintilio, che portò "grossissima dotte" (9), e dalla quale nacquero: Pirro, che fu seminarista a Roma, canonico nella Cattedrale di Como e vicario vescovile di Novara (10); Raffaele (+ 1650), gesuita; Paola Veronica, monaca; Gerolama Costanza, monaca nel monastero di S. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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ha luogo Residenza
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Raimondi-Mantica, famiglia
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| - Raimondi-Mantica, famiglia
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