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| - Con deliberazione podestarile del dicembre del 1926 veniva proposta l'istituzione del Comune di Valbondione, procedendo con la fusione dei Comuni di Bondione e Lizzola, a cui si prospettava l'aggiunta di Fiumenero. La proposta, indirizzata al prefetto e alla Federazione provinciale fascista, sottolineava come già in passato i comuni fossero stati uniti in Comunità, appartenendo tutti al territorio dell'antica Valle di Scalve. L'ipotesi non osteggiata neanche dai cittadini dei singoli comuni, era rafforzata dal fatto che all'epoca condividevano già il consorzio di segreteria, il servizio medico, il consorzio ostetrico, e i diritti di godere della beneficienza dell'ospedale civile di Vilminore di Scalve e dell'ospedale Milesi di Gromo. Del resto, le direttive del Governo nazionale erano precise e si muovevano in direzione dell'accentramento e della semplificazione, soprattutto in vista di una "grandemente utile" sistemazione finanziaria degli Enti, tanto che con Decreto Reale del 24 aprile 1927 la fusione tra Bondione e Lizzola era di fatto operativa, con la creazione di un unico ente denominato "Bondione". Il 17 giugno 1927 il podestà di Fiumenero, Battista Morandi, prevedendo l'unione anche con Fiumenero riproponeva per il nuovo comune il nome di "Valbondione", premurandosi di sottolineare che avrebbe dovuto essere un nuovo ente, "senza distinzioni o privilegi di sorta"; mentre le scuole e il cimitero avrebbero dovuto essere conservati separati. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Con deliberazione podestarile del dicembre del 1926 veniva proposta l'istituzione del Comune di Valbondione, procedendo con la fusione dei Comuni di Bondione e Lizzola, a cui si prospettava l'aggiunta di Fiumenero. La proposta, indirizzata al prefetto e alla Federazione provinciale fascista, sottolineava come già in passato i comuni fossero stati uniti in Comunità, appartenendo tutti al territorio dell'antica Valle di Scalve. L'ipotesi non osteggiata neanche dai cittadini dei singoli comuni, era rafforzata dal fatto che all'epoca condividevano già il consorzio di segreteria, il servizio medico, il consorzio ostetrico, e i diritti di godere della beneficienza dell'ospedale civile di Vilminore di Scalve e dell'ospedale Milesi di Gromo. Del resto, le direttive del Governo nazionale erano precise e si muovevano in direzione dell'accentramento e della semplificazione, soprattutto in vista di una "grandemente utile" sistemazione finanziaria degli Enti, tanto che con Decreto Reale del 24 aprile 1927 la fusione tra Bondione e Lizzola era di fatto operativa, con la creazione di un unico ente denominato "Bondione". Il 17 giugno 1927 il podestà di Fiumenero, Battista Morandi, prevedendo l'unione anche con Fiumenero riproponeva per il nuovo comune il nome di "Valbondione", premurandosi di sottolineare che avrebbe dovuto essere un nuovo ente, "senza distinzioni o privilegi di sorta"; mentre le scuole e il cimitero avrebbero dovuto essere conservati separati. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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ha luogoProduttore
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sistema provenienza
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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