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| - Nato a Pomarance (Pisa), Marco Tabarrini si laureo in Giurisprudenza a Pisa nel 1842, trasferendosi successivamente a Firenze dove comincio ad esercitare la professione di avvocato. Avvicinatosi agli studi storici, strinse legami di amicizia con Gino Capponi e Gian Pietro Viesseux, divenendo uno dei primi collaboratori dell' "Archivio Storico Italiano". Frequento i circoli patriottici toscani aderendo alla linea del liberalismo moderato, che aveva tra i suoi esponenti Bettino Ricasoli, Vincenzo e Antonio Salvagnoli e lo stesso Gino Capponi, e collaborando a giornali patriottici quali "La Patria" e "Il Conciliatore". Fece parte come deputato del Consiglio generale toscano istituito dal Granduca poco prima della sua fuga da Firenze. Diresse il dicastero della Pubblica Istruzione nel governo provvisorio che si costitui dopo la partenda del Granduca, e mantenne la carica nel 1859, nell'ambito del governo provvisorio presieduto da Bettino Ricasoli che precedette l'annessione della Toscana al Regno d'Italia. Nel 1871 venne nominato senatore del Regno d'Italia, ricoprendo successivamente le cariche di segretario e vicepresidente del Senato. Fu membro di molte associazioni culturali, sia fiorentine, come l'Accademia della Crusca, la Societa Colombaria, la Deputazione di Storia Patria per la Toscana (di cui fu presidente nel 1876), sia in ambito nazionale, come l'Accademia dei Lincei, l'Istituto Storico Italiano (di cui fu presidente) e la Consulta Araldica.
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dc:date
| - 1898 gennaio 14
- 1818 agosto 30
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Nato a Pomarance (Pisa), Marco Tabarrini si laureo in Giurisprudenza a Pisa nel 1842, trasferendosi successivamente a Firenze dove comincio ad esercitare la professione di avvocato. Avvicinatosi agli studi storici, strinse legami di amicizia con Gino Capponi e Gian Pietro Viesseux, divenendo uno dei primi collaboratori dell' "Archivio Storico Italiano". Frequento i circoli patriottici toscani aderendo alla linea del liberalismo moderato, che aveva tra i suoi esponenti Bettino Ricasoli, Vincenzo e Antonio Salvagnoli e lo stesso Gino Capponi, e collaborando a giornali patriottici quali "La Patria" e "Il Conciliatore". Fece parte come deputato del Consiglio generale toscano istituito dal Granduca poco prima della sua fuga da Firenze. Diresse il dicastero della Pubblica Istruzione nel governo provvisorio che si costitui dopo la partenda del Granduca, e mantenne la carica nel 1859, nell'ambito del governo provvisorio presieduto da Bettino Ricasoli che precedette l'annessione della Toscana al Regno d'Italia. Nel 1871 venne nominato senatore del Regno d'Italia, ricoprendo successivamente le cariche di segretario e vicepresidente del Senato. Fu membro di molte associazioni culturali, sia fiorentine, come l'Accademia della Crusca, la Societa Colombaria, la Deputazione di Storia Patria per la Toscana (di cui fu presidente nel 1876), sia in ambito nazionale, come l'Accademia dei Lincei, l'Istituto Storico Italiano (di cui fu presidente) e la Consulta Araldica.
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