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| - Santa Maria di Follina, camaldolesi
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| - Santa Maria di Follina, camaldolesi
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| - Le incerte origini dell´abbazia di S. Maria di Follina risalgono alla metà del sec. XII; si discute se i monaci cistercensi, provenienti da Chiaravalle e guidati dall´abate Stefano, siano subentrati ad una comunità estinta già alle dipendenze del monastero di S. Fermo di Verona o abbiano fondato ex-novo il monastero. Il Duecento segnò lo sviluppo e l´affermazione sia economico-patrimoniale che morale della comunità; a quest´epoca risalgono la costruzione della chiesa e del chiostro attuale. Entrato in crisi nella seconda metà del sec. XIV, si arrivò nel 1448 alla soppressione della comunità cistercense e alla concessione in commenda dell´abbazia al cardinale Pietro Barbo (tra gli abati commendatari da ricordare l´arcivescovo di Milano Carlo Borromeo). Nel 1573 il cardinale e commendatario Tolomeo Gallo vi insediò una famiglia di camaldolesi che governò e resse il monastero sino al 1771. Il monastero fu soppresso con decreto del Senato veneto nel 1769 e abbandonato dai religiosi nel 1771. Bibliografia: Anagrafe informatizzata degli Archivi di Stato italiani, 1999; P.A. PASSOLUNGHI, S. Maria di Follina monastero cistercense, Treviso, 1984; P.A. PASSOLUNGHI, Il monachesimo benedettino della Marca trevigiana, in «Italia veneta», 1980, 2, pp. 115-122; A. DA MOSTO, L'Archivio di Stato di Venezia. Indice generale, storico, descrittivo ed analitico, Roma, 1940, t. II, p. 169; G. NETTO, Gli archivi delle corporazioni religiose trevigiane soppresse, in Per una storia del Trevigiano in età moderna: guida agli archivi, a cura di D. GASPARINI, L. PUTTIN, in «Studi trevisani», II (1985), 3, Appendice II, parte II
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ha date esistenza
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abstract
| - Le incerte origini dell´abbazia di S. Maria di Follina risalgono alla metà del sec. XII; si discute se i monaci cistercensi, provenienti da Chiaravalle e guidati dall´abate Stefano, siano subentrati ad una comunità estinta già alle dipendenze del monastero di S. Fermo di Verona o abbiano fondato ex-novo il monastero. Il Duecento segnò lo sviluppo e l´affermazione sia economico-patrimoniale che morale della comunità; a quest´epoca risalgono la costruzione della chiesa e del chiostro attuale. Entrato in crisi nella seconda metà del sec. XIV, si arrivò nel 1448 alla soppressione della comunità cistercense e alla concessione in commenda dell´abbazia al cardinale Pietro Barbo (tra gli abati commendatari da ricordare l´arcivescovo di Milano Carlo Borromeo). Nel 1573 il cardinale e commendatario Tolomeo Gallo vi insediò una famiglia di camaldolesi che governò e resse il monastero sino al 1771. Il monastero fu soppresso con decreto del Senato veneto nel 1769 e abbandonato dai religiosi nel 1771. Bibliografia: Anagrafe informatizzata degli Archivi di Stato italiani, 1999; P.A. PASSOLUNGHI, S. Maria di Follina monastero cistercense, Treviso, 1984; P.A. PASSOLUNGHI, Il monachesimo benedettino della Marca trevigiana, in «Italia veneta», 1980, 2, pp. 115-122; A. DA MOSTO, L'Archivio di Stato di Venezia. Indice generale, storico, descrittivo ed analitico, Roma, 1940, t. II, p. 169; G. NETTO, Gli archivi delle corporazioni religiose trevigiane soppresse, in Per una storia del Trevigiano in età moderna: guida agli archivi, a cura di D. GASPARINI, L. PUTTIN, in «Studi trevisani», II (1985), 3, Appendice II, parte II
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Santa Maria di Follina, camaldolesi
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| - Santa Maria di Follina, camaldolesi
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