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| - Durante la restaurazione pontificia Cesena fu sede di un governo distrettuale (gli altri due distretti della legazione di Forlì erano quelli di Forlì e Rimini) mentre governi di secondo ordine ebbero sede, nell'ambito del distretto di Cesena, in Sarsina, Savignano (S. sul Rubicone) e Sogliano (Sogliano sul Rubicone). I governi, nei quali erano divise le Legazioni, erano retti da magistrati laici, chiamati governatori (motu proprio 1816). Il governatore non doveva essere nativo del luogo che governava, né esservi domiciliato per lungo tempo. Il governatore di Cesena, nominato dal Pontefice tramite la Segreteria di Stato, nell'esercizio delle sue attribuzioni, dipendeva interamente dal Legato di Forlì, eccettuati i casi di urgenza, quelli riguardanti l'ordine giuridico, gli affari civili e le cause minori. Doveva, nell'amministrazione comunale, presiedere il Consiglio, essere intermediario della corrispondenza tra la magistratura ed i superiori e vigilare sull'esecuzione degli ordini delle autorità superiori. Bibliografia: Guida generale degli Archivi di Stato italiani, II, Roma, 1983, pp. 259-260; N. TROVANELLI, Cesena dal 1796 al 1859, Cesena, 1906.
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ha luogo Ambito Territoriale
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abstract
| - Durante la restaurazione pontificia Cesena fu sede di un governo distrettuale (gli altri due distretti della legazione di Forlì erano quelli di Forlì e Rimini) mentre governi di secondo ordine ebbero sede, nell'ambito del distretto di Cesena, in Sarsina, Savignano (S. sul Rubicone) e Sogliano (Sogliano sul Rubicone). I governi, nei quali erano divise le Legazioni, erano retti da magistrati laici, chiamati governatori (motu proprio 1816). Il governatore non doveva essere nativo del luogo che governava, né esservi domiciliato per lungo tempo. Il governatore di Cesena, nominato dal Pontefice tramite la Segreteria di Stato, nell'esercizio delle sue attribuzioni, dipendeva interamente dal Legato di Forlì, eccettuati i casi di urgenza, quelli riguardanti l'ordine giuridico, gli affari civili e le cause minori. Doveva, nell'amministrazione comunale, presiedere il Consiglio, essere intermediario della corrispondenza tra la magistratura ed i superiori e vigilare sull'esecuzione degli ordini delle autorità superiori. Bibliografia: Guida generale degli Archivi di Stato italiani, II, Roma, 1983, pp. 259-260; N. TROVANELLI, Cesena dal 1796 al 1859, Cesena, 1906.
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