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  • Comune di Viterbo
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  • Comune di Viterbo
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  • Scelta dai longobardi quale base militare, entrò a far parte del Patrimonium Sancti Petri, di cui divenne la capitale. Si costituì in libero comune nel sec.XI. Rimase per lungo tempo sotto il governo pontificio e il 2-10-1870 la cittadinanza votò l'annessione al Regno d'Italia. Il 01-01-1874 entrò in vigore un nuovo regolamento per gli uffici comunali, che li organizzava in tre uffici principali: segreteria, ragioneria, ufficio tecnico. Sottoprefettura dipendente da Roma, nel 1927 Viterbo tornò ad essere capoluogo di provincia (D.L. 02-01-1927). Nel 1928 il comune estese la sua amministrazione anche sui soppressi comuni di Bagnaia, Grotte Santo Stefano e San Martino al Cimino. Bibliografia: C. PINZI, Storia della città di Viterbo, 4 voll., Bologna 1974. G. SIGNORELLI, Viterbo nella storia della Chiesa, 3 voll., Viterbo 1907-1969. IDEM, Viterbo dal 1789 al 1870, I, Viterbo 1914. P. BARTOLOZZI - S. MIGLIORI, Tuscia viterbese, Roma 1968, II, pp.411-430. E. TERENZONI, Il Comune di Viterbo dopo l'unificazione, in "Rivista Storica del Lazio", III , 3 (1995), pp.187-221. A. LANCONELLI, Dal "castrum" alla "civitas": il territorio di Viterbo tra VIII e IX secolo, in "Società e storia", 56 (1992), pp.245-266. A. PAGANI, Viterbo nei secc. XI-XIII. Spazio urbano e aristocrazia cittadina, Manziana 2003. P. MASCIOLI, Viterbo nel Quattrocento. Politica, istituzioni, poteri nella periferia pontificia, Manziana 2004.
dc:date
  • 1095-
ha date esistenza
ha luogo Ambito Territoriale
ha statusProvenienza
abstract
  • Scelta dai longobardi quale base militare, entrò a far parte del Patrimonium Sancti Petri, di cui divenne la capitale. Si costituì in libero comune nel sec.XI. Rimase per lungo tempo sotto il governo pontificio e il 2-10-1870 la cittadinanza votò l'annessione al Regno d'Italia. Il 01-01-1874 entrò in vigore un nuovo regolamento per gli uffici comunali, che li organizzava in tre uffici principali: segreteria, ragioneria, ufficio tecnico. Sottoprefettura dipendente da Roma, nel 1927 Viterbo tornò ad essere capoluogo di provincia (D.L. 02-01-1927). Nel 1928 il comune estese la sua amministrazione anche sui soppressi comuni di Bagnaia, Grotte Santo Stefano e San Martino al Cimino. Bibliografia: C. PINZI, Storia della città di Viterbo, 4 voll., Bologna 1974. G. SIGNORELLI, Viterbo nella storia della Chiesa, 3 voll., Viterbo 1907-1969. IDEM, Viterbo dal 1789 al 1870, I, Viterbo 1914. P. BARTOLOZZI - S. MIGLIORI, Tuscia viterbese, Roma 1968, II, pp.411-430. E. TERENZONI, Il Comune di Viterbo dopo l'unificazione, in "Rivista Storica del Lazio", III , 3 (1995), pp.187-221. A. LANCONELLI, Dal "castrum" alla "civitas": il territorio di Viterbo tra VIII e IX secolo, in "Società e storia", 56 (1992), pp.245-266. A. PAGANI, Viterbo nei secc. XI-XIII. Spazio urbano e aristocrazia cittadina, Manziana 2003. P. MASCIOLI, Viterbo nel Quattrocento. Politica, istituzioni, poteri nella periferia pontificia, Manziana 2004.
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
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ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Comune di Viterbo
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  • Comune di Viterbo
record provenienza id
  • IT-ASVT-CC980000092
sistema provenienza
  • SIAS
dc:coverage
  • Viterbo
is ha produttore of
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