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| - Le prime notizie certe sulla presenza della famiglia a Cremona risalgono alla prima metà del XVI secolo, quando risulta attivo il notaio Agostino Cattaneo. Nel 1629 l'imperatore Ferdinando II creò Francesco, figlio del decurione Giuseppe, barone dell'Impero, mentre nel 1642 allo stesso fu conferito il titolo di marchese. Ultimo esponente della famiglia fu il marchese Antonio, figlio di Enrico e Chiara Martinengo Cesaresco. Appassionato d'arte, diede incarico all'architetto Faustino Rodi di ricostruire il palazzo acquisito in città dalla famiglia nel 1633 e di edificare una grande villa a Sospiro, oltre che di ristrutturare l'abbazia cistercense di Santa Maria della Cava, acquisita alla fine del Settecento in seguito alla soppressione dell'ordine. Alla sua morte, nel 1817, i suoi beni, che comprendevano tra l'altro ampie proprietà in particolare nel basso cremonese, passarono in eredità al nipote Daniele, figlio della sorella Paola e di Gian Francesco Ala. Bibliografia: F. Ghisolfi, Il palazzo Cattaneo-Ala Ponzone, sede dell'Istituto ospedaliero di Sospiro, in Cura e intervento sociale nel Cremonese tra Otto e Novecento. Cent'anni dell'Istituto ospedaliero di Sospiro (1897-1997), a cura di M.L. Betri e E. Bressan, Milano 2001, pp. 175-185; L. Azzolini, Palazzi e case nobiliari. L'Ottocento a Cremona, Cremona 2001, pp. 42-59.
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dc:date
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ha date esistenza
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ha luogo Ambito Territoriale
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Le prime notizie certe sulla presenza della famiglia a Cremona risalgono alla prima metà del XVI secolo, quando risulta attivo il notaio Agostino Cattaneo. Nel 1629 l'imperatore Ferdinando II creò Francesco, figlio del decurione Giuseppe, barone dell'Impero, mentre nel 1642 allo stesso fu conferito il titolo di marchese. Ultimo esponente della famiglia fu il marchese Antonio, figlio di Enrico e Chiara Martinengo Cesaresco. Appassionato d'arte, diede incarico all'architetto Faustino Rodi di ricostruire il palazzo acquisito in città dalla famiglia nel 1633 e di edificare una grande villa a Sospiro, oltre che di ristrutturare l'abbazia cistercense di Santa Maria della Cava, acquisita alla fine del Settecento in seguito alla soppressione dell'ordine. Alla sua morte, nel 1817, i suoi beni, che comprendevano tra l'altro ampie proprietà in particolare nel basso cremonese, passarono in eredità al nipote Daniele, figlio della sorella Paola e di Gian Francesco Ala. Bibliografia: F. Ghisolfi, Il palazzo Cattaneo-Ala Ponzone, sede dell'Istituto ospedaliero di Sospiro, in Cura e intervento sociale nel Cremonese tra Otto e Novecento. Cent'anni dell'Istituto ospedaliero di Sospiro (1897-1997), a cura di M.L. Betri e E. Bressan, Milano 2001, pp. 175-185; L. Azzolini, Palazzi e case nobiliari. L'Ottocento a Cremona, Cremona 2001, pp. 42-59.
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