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| - Ospedale neuropsichiatrico provinciale di Bergamo, Bergamo, 1814 - 1978
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| - Ospedale neuropsichiatrico provinciale di Bergamo, Bergamo, 1814 - 1978
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dc:description
| - L'Ospizio della Maddalena, fondato nel 1352 dalle Confraternite dei Disciplini di S. Maria Maddalena e dei SS. Lorenzo e Barnaba, si dedicò per quasi quattro secoli alla cura dei malati di mente. Come dice Giovanni Palazzini nelle sue "Notizie storiche intorno alla Casa dei Pazzi della Maddalena" (1832) questa era più una casa di ricovero che un ospedale, poiché non vi erano medici ed infermieri, e vi si prestava assistenza solamente a "poveri fatui ed imbecilli". Fu solo con i lasciti del Conte Bonometti prima (1737) e di Vincenzo Dell'Olmo poi (1786) che si aprirono le porte della Maddalena anche ai "maniaci furenti", riadattando almeno in parte i locali dell'ospizio anche per la contenzione ed il controllo di questa tipologia di malati. Nel 1812 l'Ospizio della Maddalena venne aggregato all'Ospedale Maggiore di Bergamo, ricevendone, sempre secondo Palazzini, una positiva influenza organizzativa, dal momento che il personale medico ed infermieristico, nonché la struttura amministrativa, erano le stesse dell'Ospedale Maggiore. Vennero effettuate delle modifiche alla struttura interna dell'Ospizio che permisero di separare gli uomini dalle donne e, soprattutto, di raggruppare in zone distinte le varie tipologie di malati. Nonostante queste migliorie, i locali della Maddalena risultarono comunque inadeguati alle esigenze della moderna scienza medica. Iniziarono quindi le ricerche per una nuova sistemazione dei malati di mente: nel 1797 era stato soppresso il convento vallo...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - L'Ospizio della Maddalena, fondato nel 1352 dalle Confraternite dei Disciplini di S. Maria Maddalena e dei SS. Lorenzo e Barnaba, si dedicò per quasi quattro secoli alla cura dei malati di mente. Come dice Giovanni Palazzini nelle sue "Notizie storiche intorno alla Casa dei Pazzi della Maddalena" (1832) questa era più una casa di ricovero che un ospedale, poiché non vi erano medici ed infermieri, e vi si prestava assistenza solamente a "poveri fatui ed imbecilli". Fu solo con i lasciti del Conte Bonometti prima (1737) e di Vincenzo Dell'Olmo poi (1786) che si aprirono le porte della Maddalena anche ai "maniaci furenti", riadattando almeno in parte i locali dell'ospizio anche per la contenzione ed il controllo di questa tipologia di malati. Nel 1812 l'Ospizio della Maddalena venne aggregato all'Ospedale Maggiore di Bergamo, ricevendone, sempre secondo Palazzini, una positiva influenza organizzativa, dal momento che il personale medico ed infermieristico, nonché la struttura amministrativa, erano le stesse dell'Ospedale Maggiore. Vennero effettuate delle modifiche alla struttura interna dell'Ospizio che permisero di separare gli uomini dalle donne e, soprattutto, di raggruppare in zone distinte le varie tipologie di malati. Nonostante queste migliorie, i locali della Maddalena risultarono comunque inadeguati alle esigenze della moderna scienza medica. Iniziarono quindi le ricerche per una nuova sistemazione dei malati di mente: nel 1797 era stato soppresso il convento vallo...
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altra denominazione produttore
| - Ospedale neuropsichiatrico provinciale di Bergamo
- Ospizio della Maddalena
- Manicomio di Astino
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Ospedale neuropsichiatrico provinciale di Bergamo, Bergamo, 1814 - 1978
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eac-cpf:authorizedForm
| - Ospedale neuropsichiatrico provinciale di Bergamo, Bergamo, 1814 - 1978
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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