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| - Nelson, duchi di Bronte, Bronte (Catania), sec. XVIII - sec. XX
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| - Nelson, duchi di Bronte, Bronte (Catania), sec. XVIII - sec. XX
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dc:description
| - Nel 1799 l' ex feudo benedettino dell' Abbazia di Maniace, integrato da altri feudi e dal territorio del comune di Bronte, viene innalzato al rango di ducato e offerto in dono, dal re di Napoli Ferdinando IV, ad Orazio Nelson, ammiraglio della flotta britannica, per aver egli aiutato il sovrano nell'opera di repressione dei movimenti rivoluzionari che a Napoli avevano dato vita alla "Repubblica partenopea". A Nelson e ai suoi eredi toccano anche i diritti del mero e misto impero (potere giudiziario), della spada (potere di eseguire la condanna a morte) e di sedere in Parlamento nel braccio militare. A seguito della soppressione degli ordini religiosi la chiesa di S. Maria di Maniace considerata un bene ecclesiastico in quanto facente parte dell'ex monastero benedettino, viene incamerata dallo Stato per effetto delle leggi eversive del 1866 e 1867 e la ducea, che ne conserva l' uso, è obbligata a pagare un canone annuo al Fondo per il culto. Il duca Alessandro Nelson Hood dopo questi provvedimenti sostenne una lunga vertenza con il Demanio e il Fondo per il Culto al fine di farsi esentare da obblighi ed oneri nei confronti del Fondo, ma le varie sentenze confermarono i primi provvedimenti. Gli eredi dei Nelson rimangono proprietari del latifondo fino al 16.1.1962 data in cui, per decreto regionale, le terre del feudo, in forza della legge siciliana di riforma agraria del dicembre 1950 e a seguito di un movimento di lotta contadina culminata con lo sciopero del luglio...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Nel 1799 l' ex feudo benedettino dell' Abbazia di Maniace, integrato da altri feudi e dal territorio del comune di Bronte, viene innalzato al rango di ducato e offerto in dono, dal re di Napoli Ferdinando IV, ad Orazio Nelson, ammiraglio della flotta britannica, per aver egli aiutato il sovrano nell'opera di repressione dei movimenti rivoluzionari che a Napoli avevano dato vita alla "Repubblica partenopea". A Nelson e ai suoi eredi toccano anche i diritti del mero e misto impero (potere giudiziario), della spada (potere di eseguire la condanna a morte) e di sedere in Parlamento nel braccio militare. A seguito della soppressione degli ordini religiosi la chiesa di S. Maria di Maniace considerata un bene ecclesiastico in quanto facente parte dell'ex monastero benedettino, viene incamerata dallo Stato per effetto delle leggi eversive del 1866 e 1867 e la ducea, che ne conserva l' uso, è obbligata a pagare un canone annuo al Fondo per il culto. Il duca Alessandro Nelson Hood dopo questi provvedimenti sostenne una lunga vertenza con il Demanio e il Fondo per il Culto al fine di farsi esentare da obblighi ed oneri nei confronti del Fondo, ma le varie sentenze confermarono i primi provvedimenti. Gli eredi dei Nelson rimangono proprietari del latifondo fino al 16.1.1962 data in cui, per decreto regionale, le terre del feudo, in forza della legge siciliana di riforma agraria del dicembre 1950 e a seguito di un movimento di lotta contadina culminata con lo sciopero del luglio...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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è produttore di
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forma autorizzata produttore
| - Nelson, duchi di Bronte, Bronte (Catania), sec. XVIII - sec. XX
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eac-cpf:authorizedForm
| - Nelson, duchi di Bronte, Bronte (Catania), sec. XVIII - sec. XX
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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