rdf:type
rdfs:label
  • Comune di Piansano, Piansano (Viterbo), sec. XII -
dc:title
  • Comune di Piansano, Piansano (Viterbo), sec. XII -
dc:description
  • Abitato sin dall'epoca etrusca, le cronache medievali parlano di un Castrum Planzani, o direttamente di Pianzano, nell'orbita della vicina Tuscania ma conteso dalle varie signorie dell'epoca, con ripetuti interventi diretti della Chiesa. Dai signori di Bisenzo, che con alterne vicende lo tennero di fatto dalla seconda metà del XII secolo fino al 1338, il castello passò poi ai prefetti di Vico e finalmente ai Farnese, i quali se ne impadronirono intorno al 1385 e ne fecero distruggere definitivamente il castello nel 1396. Il territorio rimase un "fondo" per oltre un secolo e mezzo, durante il quale la Chiesa ne dispose a piacimento assegnandolo a questo e a quello, fino a quando nel 1537 fu inserito nel Ducato di Castro. Ripopolato nel 1560 da una colonia di casentinesi - evento che segna la vera e definitiva rinascita del paese - il borgo assistette ad una rapida e inarrestabile espansione, che lo portò in breve tempo ad eguagliare e superare quella di altri centri vicini. Nel 1649, con la distruzione di Castro, Piansano fu di nuovo incamerato dalla Santa Sede e per tutto il '700 seguì la sorte di tutti gli altri centri dell'ex ducato, concessi in blocco in affitti novennali a vari appaltatori. Nel 1790 il territorio di Piansano fu concesso in enfiteusi al conte Alessandro Cardarelli di Roma, che lo tenne fino al 1808, quando la Camera apostolica vendette il feudo al principe polacco Stanislao Poniatowski. Durante il dominio francese la città fu ascritta dapprima al dipar...
dc:date
  • sec. XII -
ha qualificazioni relazioni Cpf
ha date esistenza
ha natura giuridica ente
ha statusProvenienza
abstract
  • Abitato sin dall'epoca etrusca, le cronache medievali parlano di un Castrum Planzani, o direttamente di Pianzano, nell'orbita della vicina Tuscania ma conteso dalle varie signorie dell'epoca, con ripetuti interventi diretti della Chiesa. Dai signori di Bisenzo, che con alterne vicende lo tennero di fatto dalla seconda metà del XII secolo fino al 1338, il castello passò poi ai prefetti di Vico e finalmente ai Farnese, i quali se ne impadronirono intorno al 1385 e ne fecero distruggere definitivamente il castello nel 1396. Il territorio rimase un "fondo" per oltre un secolo e mezzo, durante il quale la Chiesa ne dispose a piacimento assegnandolo a questo e a quello, fino a quando nel 1537 fu inserito nel Ducato di Castro. Ripopolato nel 1560 da una colonia di casentinesi - evento che segna la vera e definitiva rinascita del paese - il borgo assistette ad una rapida e inarrestabile espansione, che lo portò in breve tempo ad eguagliare e superare quella di altri centri vicini. Nel 1649, con la distruzione di Castro, Piansano fu di nuovo incamerato dalla Santa Sede e per tutto il '700 seguì la sorte di tutti gli altri centri dell'ex ducato, concessi in blocco in affitti novennali a vari appaltatori. Nel 1790 il territorio di Piansano fu concesso in enfiteusi al conte Alessandro Cardarelli di Roma, che lo tenne fino al 1808, quando la Camera apostolica vendette il feudo al principe polacco Stanislao Poniatowski. Durante il dominio francese la città fu ascritta dapprima al dipar...
altra denominazione produttore
  • Comune di Piansano
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
eac-cpf:hasPlace
ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Comune di Piansano, Piansano (Viterbo), sec. XII -
eac-cpf:authorizedForm
  • Comune di Piansano, Piansano (Viterbo), sec. XII -
record provenienza id
  • sp-7253
sistema provenienza
  • SIUSA
dc:coverage
  • Piansano (Viterbo)
is ha produttore of
is ha relazione con Soggetto Produttore of
Raw Data in: CSV | RDF ( N-Triples N3/Turtle JSON XML ) | OData ( Atom JSON ) | Microdata ( JSON HTML) | JSON-LD     Browse in: LodLive
This material is Open Knowledge   W3C Semantic Web Technology [RDF Data] Valid XHTML + RDFa
OpenLink Virtuoso version 06.01.3127, on Win32 (i686-generic-win-32), Standard Edition
Data on this page belongs to its respective rights holders.