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  • Comune di Recanati, Recanati (Macerata), sec. XII -
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  • Comune di Recanati, Recanati (Macerata), sec. XII -
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  • Secondo una tradizione, contraddetta dagli "Annali" di Monaldo Leopardi, anche Recanati ebbe origine dalla romana Helvia Recina, distrutta dai Goti nel 407. Successivamente l'insediamento subì la dominazione bizantina e quindi quella Longobarda, per poi entrare a far parte della Marca d'Ancona sotto la cui giurisdizione rimase sostanzialmente per tutta l'epoca di antico regime. Costituitasi in libero comune verso la metà del secolo XII, Recanati sostenne varie lotte con i vicini centri di Macerata, Osimo ed Ancona. Nel 1229 Federico II concesse al castello il territorio rivierasco e la costruzione di un porto fortificato (tale insediamento marittimo, denominato Porto Recanati, è dal 1893 comune autonomo). Il centro, nel 1240, ricevette da Gregorio IX il titolo di città e la sede vescovile, benefici che dopo alterne vicende vennero confermati da Niccolò IV. Nel 1357, per volontà pontificia, il Cardinale Egidio Albornoz, unì la sede vescovile recanatese a quella di Macerata, con la quale condivise il territorio e la comune denominazione. Nella coeva Descriptio Marchie Anconitane, Recanati, elencata tra le "Civitates magnae" marchigiane, disponeva di castelli e ville tra le quali erano compresi il citato porto ("Roccha Portus") e "S. Marie de Laureto" (che in seguito divenne entità autonoma). Proprio in ordine alla giurisdizione del santuario lauretano, a partire dal 1507, sorsero problemi e nacquero vertenze che videro interessata Recanati: la vicenda si concluse nel 1586...
dc:date
  • sec. XII -
ha qualificazioni relazioni Cpf
ha date esistenza
ha natura giuridica ente
ha statusProvenienza
abstract
  • Secondo una tradizione, contraddetta dagli "Annali" di Monaldo Leopardi, anche Recanati ebbe origine dalla romana Helvia Recina, distrutta dai Goti nel 407. Successivamente l'insediamento subì la dominazione bizantina e quindi quella Longobarda, per poi entrare a far parte della Marca d'Ancona sotto la cui giurisdizione rimase sostanzialmente per tutta l'epoca di antico regime. Costituitasi in libero comune verso la metà del secolo XII, Recanati sostenne varie lotte con i vicini centri di Macerata, Osimo ed Ancona. Nel 1229 Federico II concesse al castello il territorio rivierasco e la costruzione di un porto fortificato (tale insediamento marittimo, denominato Porto Recanati, è dal 1893 comune autonomo). Il centro, nel 1240, ricevette da Gregorio IX il titolo di città e la sede vescovile, benefici che dopo alterne vicende vennero confermati da Niccolò IV. Nel 1357, per volontà pontificia, il Cardinale Egidio Albornoz, unì la sede vescovile recanatese a quella di Macerata, con la quale condivise il territorio e la comune denominazione. Nella coeva Descriptio Marchie Anconitane, Recanati, elencata tra le "Civitates magnae" marchigiane, disponeva di castelli e ville tra le quali erano compresi il citato porto ("Roccha Portus") e "S. Marie de Laureto" (che in seguito divenne entità autonoma). Proprio in ordine alla giurisdizione del santuario lauretano, a partire dal 1507, sorsero problemi e nacquero vertenze che videro interessata Recanati: la vicenda si concluse nel 1586...
altra denominazione produttore
  • Comune di Recanati
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
eac-cpf:hasPlace
ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Comune di Recanati, Recanati (Macerata), sec. XII -
eac-cpf:authorizedForm
  • Comune di Recanati, Recanati (Macerata), sec. XII -
record provenienza id
  • sp-13868
sistema provenienza
  • SIUSA
dc:coverage
  • Recanati (Macerata)
is ha produttore of
is ha relazione con Soggetto Produttore of
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