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| - Comune di Piandimeleto, Piandimeleto (Pesaro Urbino), sec. XII circa -
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dc:title
| - Comune di Piandimeleto, Piandimeleto (Pesaro Urbino), sec. XII circa -
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dc:description
| - Denominata in origine "Planus Mileti", fu infeudata ai conti Oliva, capitani al servizio dell'imperatore Ottone III, che ricevettero l'investitura da papa Gregorio IX tra il XII e il XIII secolo. Estintosi il casato olivese nella seconda metà del Cinquecento, il feudo passò allo Stato pontificio. Con la devoluzione, fu investito del governo di Piandimeleto il governatore di Rimini che lasciò in loco un luogotenente. I primi statuti che si conoscono sono attribuibili al sec. XVI, riformati sotto Carlo II Oliva. Risale forse al 1592 una importante ristrutturazione giurisdizionale: in luogo del vicario subordinato a Rimini viene nominato un governatore in loco e Piandimeleto è promossa al grado di "terra". Fece parte della legazione di Romagna sino al 1797, quando fu annessa alla Repubblica cisalpina, poi trasformatasi in Repubblica italiana (gennaio 1802) e successivamente in Regno d'Italia (marzo 1805). In questo periodo fu capoluogo di distretto nel dipartimento del Rubicone. Con la distrettuazione definitiva del Regno napoleonico, in vigore dal 1 gennaio 1811, entrò a far parte del dipartimento del Metauro, nel cantone di Urbania. All'atto della Restaurazione fu sede di governo, compreso nella delegazione di Forlì, per passare nell'assetto del 1817 a Pesaro. Con l'unità d'Italia entrò a far parte del mandamento di Macerata Feltria, nella provincia di Pesaro e Urbino.
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Denominata in origine "Planus Mileti", fu infeudata ai conti Oliva, capitani al servizio dell'imperatore Ottone III, che ricevettero l'investitura da papa Gregorio IX tra il XII e il XIII secolo. Estintosi il casato olivese nella seconda metà del Cinquecento, il feudo passò allo Stato pontificio. Con la devoluzione, fu investito del governo di Piandimeleto il governatore di Rimini che lasciò in loco un luogotenente. I primi statuti che si conoscono sono attribuibili al sec. XVI, riformati sotto Carlo II Oliva. Risale forse al 1592 una importante ristrutturazione giurisdizionale: in luogo del vicario subordinato a Rimini viene nominato un governatore in loco e Piandimeleto è promossa al grado di "terra". Fece parte della legazione di Romagna sino al 1797, quando fu annessa alla Repubblica cisalpina, poi trasformatasi in Repubblica italiana (gennaio 1802) e successivamente in Regno d'Italia (marzo 1805). In questo periodo fu capoluogo di distretto nel dipartimento del Rubicone. Con la distrettuazione definitiva del Regno napoleonico, in vigore dal 1 gennaio 1811, entrò a far parte del dipartimento del Metauro, nel cantone di Urbania. All'atto della Restaurazione fu sede di governo, compreso nella delegazione di Forlì, per passare nell'assetto del 1817 a Pesaro. Con l'unità d'Italia entrò a far parte del mandamento di Macerata Feltria, nella provincia di Pesaro e Urbino.
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Piandimeleto, Piandimeleto (Pesaro Urbino), sec. XII circa -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Piandimeleto, Piandimeleto (Pesaro Urbino), sec. XII circa -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
| - Piandimeleto (Pesaro Urbino)
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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