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| - Comune di Sefro, Sefro (Macerata), sec. XIII -
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dc:title
| - Comune di Sefro, Sefro (Macerata), sec. XIII -
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dc:description
| - Sefro, appartenente al Ducato spoletano e compreso nel distretto di Camerino, risulta costituito in libero Comune già nel 1240, quando in un privilegio concesso a Camerino è attestato il godimento di tale prerogativa. Il rapporto di alleanza e sottomissione del castello al vicino e potente centro continua nel tempo: alla fine del Duecento Sefro è tra i comuni che dovevano offrire annualmente i palli, i ceri ed una tassa alla città. Affermatasi la signoria dei Varano a Camerino, Sefro ne segue le sorti e quando nel 1429 lo Stato è diviso tra vari membri della famiglia, il castello è dato a Gentilpandolfo. A partire dal 1545 il Ducato camerte torna sotto la diretta soggezione della Chiesa ed i comuni ad esso appartenenti sono divisi in tre Vicariati, detti di "Montagna", di "Summonti" e di "Mezzina", con Sefro iscritto nel primo ambito territoriale. Prima con i Varano e poi sotto la Santa Sede, Sefro è una delle cosiddette terre raccomandate, località alle quali erano attribuite particolari autonomie. Gli Statuti municipali risalgono al 1423, da questi risulta che Sefro è una "villa", con un "castrum", distinta in tre contrade. Nel 1423 era Podestà Rodolfo di Gentile Varano che governava per mezzo di un suo Vicario e amministrava la giustizia (compresa quella penale, disponendo Sefro del mero e misto impero). Al Vicario erano attribuiti gli stessi poteri del Podestà, ma poteva essere rieletto solo dopo 5 anni. Il Magistrato del Comune era formato da quattro "Massari" (o Pri...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Sefro, appartenente al Ducato spoletano e compreso nel distretto di Camerino, risulta costituito in libero Comune già nel 1240, quando in un privilegio concesso a Camerino è attestato il godimento di tale prerogativa. Il rapporto di alleanza e sottomissione del castello al vicino e potente centro continua nel tempo: alla fine del Duecento Sefro è tra i comuni che dovevano offrire annualmente i palli, i ceri ed una tassa alla città. Affermatasi la signoria dei Varano a Camerino, Sefro ne segue le sorti e quando nel 1429 lo Stato è diviso tra vari membri della famiglia, il castello è dato a Gentilpandolfo. A partire dal 1545 il Ducato camerte torna sotto la diretta soggezione della Chiesa ed i comuni ad esso appartenenti sono divisi in tre Vicariati, detti di "Montagna", di "Summonti" e di "Mezzina", con Sefro iscritto nel primo ambito territoriale. Prima con i Varano e poi sotto la Santa Sede, Sefro è una delle cosiddette terre raccomandate, località alle quali erano attribuite particolari autonomie. Gli Statuti municipali risalgono al 1423, da questi risulta che Sefro è una "villa", con un "castrum", distinta in tre contrade. Nel 1423 era Podestà Rodolfo di Gentile Varano che governava per mezzo di un suo Vicario e amministrava la giustizia (compresa quella penale, disponendo Sefro del mero e misto impero). Al Vicario erano attribuiti gli stessi poteri del Podestà, ma poteva essere rieletto solo dopo 5 anni. Il Magistrato del Comune era formato da quattro "Massari" (o Pri...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Sefro, Sefro (Macerata), sec. XIII -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Sefro, Sefro (Macerata), sec. XIII -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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