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  • Monastero di San Bendetto, Massafra (Taranto), sec. XVII -
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  • Monastero di San Bendetto, Massafra (Taranto), sec. XVII -
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  • Sulle origini del monastero di San Benedetto di Massafra le fonti storiografiche locali forniscono sporadiche e scarne notizie. Il monastero fu fondato con i beni appositamente donati in un lascito testamentario effettuato nel 1681 da Donna Maddalena Capreoli e dal suo zio materno Francesco Paolo Capreoli. Costoro effettuarono una cospicua donazione, disponendo che l'esecuzione delle loro volontà fosse curata da Brigitta Grimaldi, vedova Imperiali e dai suoi figli, signori del feudo e del castello di Massafra. Poco si sa delle circostanze che spinsero Maddalena Capreoli a fondare il monastero: pare comunque che la nobildonna fosse rimasta edificata dopo aver compiuto una visita ai monasteri benedettini di Subiaco e Montecassino. Dalla lettura dell'epigrafe in marmo murata nell'androne d'ingresso del monastero si desume che i lavori di costruzione iniziarono nel 1689 e furono terminati nel 1744. Nel monastero si stabilì una comunità di monache benedettine viventi nell'osservanza della clausura, con annesso un educandato per le fanciulle. La prima badessa fu Donna Maria Lucia Idria Caracciolo, nipote del duca di Martina Francesco Caracciolo. Le religiose provvidero a darsi una propria regola che fu approvata da monsignor Pandolfelli, vescovo di Mottola, nel 1757. Il maggiore impegno della comunità si esplicitava nella cura dell'educandato, che era suddiviso in due distinte sezioni: la prima per le educande interne, che poi avrebbero fatto solenne professione dei voti, la s...
dc:date
  • sec. XVII -
ha date esistenza
ha natura giuridica ente
ha statusProvenienza
abstract
  • Sulle origini del monastero di San Benedetto di Massafra le fonti storiografiche locali forniscono sporadiche e scarne notizie. Il monastero fu fondato con i beni appositamente donati in un lascito testamentario effettuato nel 1681 da Donna Maddalena Capreoli e dal suo zio materno Francesco Paolo Capreoli. Costoro effettuarono una cospicua donazione, disponendo che l'esecuzione delle loro volontà fosse curata da Brigitta Grimaldi, vedova Imperiali e dai suoi figli, signori del feudo e del castello di Massafra. Poco si sa delle circostanze che spinsero Maddalena Capreoli a fondare il monastero: pare comunque che la nobildonna fosse rimasta edificata dopo aver compiuto una visita ai monasteri benedettini di Subiaco e Montecassino. Dalla lettura dell'epigrafe in marmo murata nell'androne d'ingresso del monastero si desume che i lavori di costruzione iniziarono nel 1689 e furono terminati nel 1744. Nel monastero si stabilì una comunità di monache benedettine viventi nell'osservanza della clausura, con annesso un educandato per le fanciulle. La prima badessa fu Donna Maria Lucia Idria Caracciolo, nipote del duca di Martina Francesco Caracciolo. Le religiose provvidero a darsi una propria regola che fu approvata da monsignor Pandolfelli, vescovo di Mottola, nel 1757. Il maggiore impegno della comunità si esplicitava nella cura dell'educandato, che era suddiviso in due distinte sezioni: la prima per le educande interne, che poi avrebbero fatto solenne professione dei voti, la s...
altra denominazione produttore
  • Monastero di San Benedetto di Massafra
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
eac-cpf:hasPlace
ha luogo Sede
è produttore di
ha sottotipologia ente
forma autorizzata produttore
  • Monastero di San Bendetto, Massafra (Taranto), sec. XVII -
eac-cpf:authorizedForm
  • Monastero di San Bendetto, Massafra (Taranto), sec. XVII -
record provenienza id
  • sp-24557
sistema provenienza
  • SIUSA
dc:coverage
  • Massafra (Taranto)
is ha produttore of
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