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  • Fagiolo Mario, architetto, poeta, (Roma 1905 - Roma 1996)
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  • Fagiolo Mario, architetto, poeta, (Roma 1905 - Roma 1996)
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  • Fagiolo Mario, architetto, poeta, (Roma 1905 - Roma 1996)
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  • Mario dell'Arco è lo pseudonimo di Mario Fagiolo (pseudonimo scelto proprio perché collegato alla sua professione di architetto) , che è stato oltre che architetto, scrittore, editore e promotore di cultura - uno dei "quattro grandi della poesia romanesca" (secondo la nota definizione di Leonardo Sciascia). Accanto alla sua passione per la poesia e il dialetto, intraprende gli studi di architettura, e, come architetto, collabora con Mario Ridolfi nel progetto del Palazzo delle Poste di piazza Bologna a Roma, opera che viene ritenuta "pregevole testimonianza dell'architettura razionalista degli anni trenta" e in quello della fontana di piazza Tacito a Terni, con i mosaici di Corrado Cagli. Fondò alcune riviste di poesia e curiosità dialettali, fra cui Orazio (1949) e Il Belli (1952). La sua poesia (Taja ch'è rosso, 1946; La stella de carta, 1947; Ottave, 1948; Tormarancio, 1950; Una striscia de sole, 1951; La peste a Roma, 1952; Ponte dell'Angeli, 1955; Verde vivo verde morto, 1962; Roma levante Roma ponente, 1965; Gatti, 1980; Assolo, 1982; Vince er turchino, 1985; Poesie romanesche, 1987), si riallaccia ai modi della contemporanea lirica in lingua e specialmente alla poesia ermetica, esprimendosi nel dialetto. Compilò anche, in collaborazione con P. P. Pasolini, un'antologia della Poesia dialettale del Novecento (1952), ed è autore del volume "G. Belli. Ritratto mancato" (1970).
dc:date
  • 1905
  • 1996
ha date esistenza
ha statusProvenienza
abstract
  • Mario dell'Arco è lo pseudonimo di Mario Fagiolo (pseudonimo scelto proprio perché collegato alla sua professione di architetto) , che è stato oltre che architetto, scrittore, editore e promotore di cultura - uno dei "quattro grandi della poesia romanesca" (secondo la nota definizione di Leonardo Sciascia). Accanto alla sua passione per la poesia e il dialetto, intraprende gli studi di architettura, e, come architetto, collabora con Mario Ridolfi nel progetto del Palazzo delle Poste di piazza Bologna a Roma, opera che viene ritenuta "pregevole testimonianza dell'architettura razionalista degli anni trenta" e in quello della fontana di piazza Tacito a Terni, con i mosaici di Corrado Cagli. Fondò alcune riviste di poesia e curiosità dialettali, fra cui Orazio (1949) e Il Belli (1952). La sua poesia (Taja ch'è rosso, 1946; La stella de carta, 1947; Ottave, 1948; Tormarancio, 1950; Una striscia de sole, 1951; La peste a Roma, 1952; Ponte dell'Angeli, 1955; Verde vivo verde morto, 1962; Roma levante Roma ponente, 1965; Gatti, 1980; Assolo, 1982; Vince er turchino, 1985; Poesie romanesche, 1987), si riallaccia ai modi della contemporanea lirica in lingua e specialmente alla poesia ermetica, esprimendosi nel dialetto. Compilò anche, in collaborazione con P. P. Pasolini, un'antologia della Poesia dialettale del Novecento (1952), ed è autore del volume "G. Belli. Ritratto mancato" (1970).
altra denominazione produttore
  • Dell'Arco Mario
  • Fagiolo Mario
scheda provenienza href
scheda SAN
ha luogoProduttore
ha luogo morte
ha luogo nascita
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è produttore di
forma autorizzata produttore
  • Fagiolo Mario, architetto, poeta, (Roma 1905 - Roma 1996)
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  • Fagiolo Mario, architetto, poeta, (Roma 1905 - Roma 1996)
professione
  • architetto
  • poeta
record provenienza id
  • sp-59953
sistema provenienza
  • SIUSA
dc:coverage
  • Roma
is ha produttore of
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