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| - Comune di Montemarciano, Montemarciano (Ancona), sec. XIV -
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dc:title
| - Comune di Montemarciano, Montemarciano (Ancona), sec. XIV -
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dc:description
| - Il primo documento in cui si fa menzione di Montemarciano è datato 18 ottobre 1307. In questo documento risulta che Montemarciano, insieme alle località limitrofe di Alberici, Vaccarile e Casalta, viene ceduto dalla Sede apostolica al comune di Jesi. La soggezione di Montemarciano al comune di Jesi è inoltre confermata nella "Descriptio Marchiae Anconitanae", redatta al tempo del cardinale Egidio Albornoz verso il 1356, periodo al quale va fatto risalire anche il dominio che i Malatesta imposero poco dopo su Montemarciano e che si protrasse fino al 1453. Le successive vicende che opposero i Malatesta al papato, resero Montemarciano una facile preda degli eserciti pontifici, che al comando di Antonio Piccolomini, nipote di Pio II, recuperarono alla Chiesa diversi luoghi, fra cui anche Montemarciano (1463). Concesso poco dopo in vicariato perpetuo allo stesso Piccolomini, Montemarciano rimase di conseguenza feudo della famiglia fino al 1591, quando l'8 gennaio, per ordine di Gregorio XIV, un Commissario ne prese possesso per investirne un nipote del papa, Ercole Sfondrati, che vi rinunciò poco dopo pur conservandone il titolo. Montemarciano entrò allora a far parte delle comunità feudali direttamente dipendenti dalla Sede Apostolica, condizione proprattasi fino alla morte dello Sfondrati il 14 febbraio 1618. Montemarciano, tornato libero comune, si governò con proprie magistrature fino alla caduta dell'Antico Regime. Il Vicario, eletto dal conte o dai suoi rappresentanti...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Il primo documento in cui si fa menzione di Montemarciano è datato 18 ottobre 1307. In questo documento risulta che Montemarciano, insieme alle località limitrofe di Alberici, Vaccarile e Casalta, viene ceduto dalla Sede apostolica al comune di Jesi. La soggezione di Montemarciano al comune di Jesi è inoltre confermata nella "Descriptio Marchiae Anconitanae", redatta al tempo del cardinale Egidio Albornoz verso il 1356, periodo al quale va fatto risalire anche il dominio che i Malatesta imposero poco dopo su Montemarciano e che si protrasse fino al 1453. Le successive vicende che opposero i Malatesta al papato, resero Montemarciano una facile preda degli eserciti pontifici, che al comando di Antonio Piccolomini, nipote di Pio II, recuperarono alla Chiesa diversi luoghi, fra cui anche Montemarciano (1463). Concesso poco dopo in vicariato perpetuo allo stesso Piccolomini, Montemarciano rimase di conseguenza feudo della famiglia fino al 1591, quando l'8 gennaio, per ordine di Gregorio XIV, un Commissario ne prese possesso per investirne un nipote del papa, Ercole Sfondrati, che vi rinunciò poco dopo pur conservandone il titolo. Montemarciano entrò allora a far parte delle comunità feudali direttamente dipendenti dalla Sede Apostolica, condizione proprattasi fino alla morte dello Sfondrati il 14 febbraio 1618. Montemarciano, tornato libero comune, si governò con proprie magistrature fino alla caduta dell'Antico Regime. Il Vicario, eletto dal conte o dai suoi rappresentanti...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Montemarciano, Montemarciano (Ancona), sec. XIV -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Montemarciano, Montemarciano (Ancona), sec. XIV -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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