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| - Comunità ebraica di Ferrara, Ferrara, sec. XVII -
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dc:title
| - Comunità ebraica di Ferrara, Ferrara, sec. XVII -
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| - La presenza ebraica nella città di Ferrara risale all'epoca altomedievale, è infatti attestata già nel 1227 da un lascito testamentario, anche se è con il governo degli Estensi e la loro politica di benevolenza nei confronti degli ebrei, che la società ebraica raggiunse la stabilità e un benessere complessivo. Nel 1481 Ercole I d'Este concesse a Samuele Melli di acquistare gli edifici da trasformare ad uso di sinagoga, ancor oggi sede della moderna Comunità, mentre a fine secolo XV furono accolti insediamenti di ebrei sefarditi, di origine spagnola e portoghese, cacciati dalla Spagna e di ebrei ashkenaziti, di origine mitteleuropea, cacciati a più riprese dall'Europo centro-orientale; a metà del secolo seguente furono realizzate sinagoghe per i relativi riti. La comunità ebraica ferrarese, grazie alla protezione estense, benché non siano mancati episodi sporadici di allineamento alle richieste papali, raggiunse una consistenza stimata in circa 2.000 persone su 30.000 abitanti dell'intera città, e costituì un punto di riferimento floridissimo tanto sul piano strettamente economico quanto sul piano culturale con illustri medici, pensatori, tipografi, e con diversi docenti dello Studio cittadino. La situazione mutò con l'estinzione della linea diretta della casa d'Este alla morte di Alfonso II e la devoluzione di Ferrara nel 1598 alla Santa Sede, rapidamente si susseguirono le limitazioni delle libertà degli ebrei ferraresi con le imposizioni già in vigore nello Stato pont...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - La presenza ebraica nella città di Ferrara risale all'epoca altomedievale, è infatti attestata già nel 1227 da un lascito testamentario, anche se è con il governo degli Estensi e la loro politica di benevolenza nei confronti degli ebrei, che la società ebraica raggiunse la stabilità e un benessere complessivo. Nel 1481 Ercole I d'Este concesse a Samuele Melli di acquistare gli edifici da trasformare ad uso di sinagoga, ancor oggi sede della moderna Comunità, mentre a fine secolo XV furono accolti insediamenti di ebrei sefarditi, di origine spagnola e portoghese, cacciati dalla Spagna e di ebrei ashkenaziti, di origine mitteleuropea, cacciati a più riprese dall'Europo centro-orientale; a metà del secolo seguente furono realizzate sinagoghe per i relativi riti. La comunità ebraica ferrarese, grazie alla protezione estense, benché non siano mancati episodi sporadici di allineamento alle richieste papali, raggiunse una consistenza stimata in circa 2.000 persone su 30.000 abitanti dell'intera città, e costituì un punto di riferimento floridissimo tanto sul piano strettamente economico quanto sul piano culturale con illustri medici, pensatori, tipografi, e con diversi docenti dello Studio cittadino. La situazione mutò con l'estinzione della linea diretta della casa d'Este alla morte di Alfonso II e la devoluzione di Ferrara nel 1598 alla Santa Sede, rapidamente si susseguirono le limitazioni delle libertà degli ebrei ferraresi con le imposizioni già in vigore nello Stato pont...
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altra denominazione produttore
| - Comunità ebraica di Ferrara, sec. XVII -
- Università israelitica di Ferrara
- Comunità israelitica di Ferrara
- Comunità ebraica di Ferrrara
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comunità ebraica di Ferrara, Ferrara, sec. XVII -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comunità ebraica di Ferrara, Ferrara, sec. XVII -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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