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| - Comune di Pesaro, Pesaro (Pesaro Urbino), sec. XII prima metà -
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| - Comune di Pesaro, Pesaro (Pesaro Urbino), sec. XII prima metà -
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| - Durante l'alto Medioevo, Pesaro, appartenne alla realtà politica della Pentapoli bizantina. Il governo bizantino si protrasse anche successivamente alla conquista longobarda dell'Italia ed ebbe fine con la caduta di Ravenna nel 751, ad opera di re Astolfo. Questi occupò la Pentapoli promettendola allo Stato della Chiesa che riuscì ad ottenerne il possesso definitivo nel 962 grazie al re franco Ottone I. Nella prima metà del sec. XII, Pesaro, fu un fiorente comune e seguì le sorti delle parti imperiali, ma alla fine del secolo tornò sotto l'egida papale, con tutta la Marca anconetana. Ristabilito all'inizio del sec. XIII il comune, passò per volere di Innocenzo III agli Estensi. A lungo ghibellina, durante il regno di Federico II si ribellò all'Impero per aderire alla lega delle città guelfe della Marca. Nel 1259 fu costretta all'obbedienza da Manfredi, ma alla morte di questi, nel 1266, tornò alla Chiesa. La città entrò poi nell'orbita dell'espansione territoriale dei Malatesta, che la possedettero definitivamente con Giangiotto (1285-1304) il quale, divenutone podestà, ne fu di fatto signore. Il dominio malatestiano, sanzionato da conferimento papale del vicariato, durò sino al 1445 allorché fu venduta da Galeazzo Malatesta ad Alessandro Sforza per denaro. La nuova dominazione terminò per volontà di Giulio II che volle unire la città ai dominii del nipote Francesco Maria Della Rovere, già signore di Senigallia e duca d'Urbino (1512). All'atto della devoluzione de...
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Durante l'alto Medioevo, Pesaro, appartenne alla realtà politica della Pentapoli bizantina. Il governo bizantino si protrasse anche successivamente alla conquista longobarda dell'Italia ed ebbe fine con la caduta di Ravenna nel 751, ad opera di re Astolfo. Questi occupò la Pentapoli promettendola allo Stato della Chiesa che riuscì ad ottenerne il possesso definitivo nel 962 grazie al re franco Ottone I. Nella prima metà del sec. XII, Pesaro, fu un fiorente comune e seguì le sorti delle parti imperiali, ma alla fine del secolo tornò sotto l'egida papale, con tutta la Marca anconetana. Ristabilito all'inizio del sec. XIII il comune, passò per volere di Innocenzo III agli Estensi. A lungo ghibellina, durante il regno di Federico II si ribellò all'Impero per aderire alla lega delle città guelfe della Marca. Nel 1259 fu costretta all'obbedienza da Manfredi, ma alla morte di questi, nel 1266, tornò alla Chiesa. La città entrò poi nell'orbita dell'espansione territoriale dei Malatesta, che la possedettero definitivamente con Giangiotto (1285-1304) il quale, divenutone podestà, ne fu di fatto signore. Il dominio malatestiano, sanzionato da conferimento papale del vicariato, durò sino al 1445 allorché fu venduta da Galeazzo Malatesta ad Alessandro Sforza per denaro. La nuova dominazione terminò per volontà di Giulio II che volle unire la città ai dominii del nipote Francesco Maria Della Rovere, già signore di Senigallia e duca d'Urbino (1512). All'atto della devoluzione de...
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altra denominazione produttore
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Comune di Pesaro, Pesaro (Pesaro Urbino), sec. XII prima metà -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Comune di Pesaro, Pesaro (Pesaro Urbino), sec. XII prima metà -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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