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| - Dominio collettivo di Santa Restituta, Avigliano Umbro (Terni), sec. XIX fine -
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| - Dominio collettivo di Santa Restituta, Avigliano Umbro (Terni), sec. XIX fine -
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dc:description
| - Nel XIII secolo Santa Restituta è compresa nel contado di Todi, insieme a Toscolano, Montecchio, Melezzole, Morre e Moruzze; il Comune di Todi concede l'uso dei singoli territori alle suddette comunità. Nel 1528 questo territorio viene venduto ai conti degli Atti dalla Camera apostolica di Todi e gli stessi, nel 1563, dietro pagamento di 500 scudi da parte di quelle comunità, cedono in enfiteusi perpetua i boschi situati sul versante orientale. Con la redazione del catasto Piano del 1783 i conti di Marsciano, signori di Guardea, tentano di appropriarsi di quel territorio che aveva in godimento la Comunità di Santa Restituta, intestandolo nella mappa di Guardea. I vari tentativi fatti da Santa Restituta per tornare in possesso di quel territorio risultano vani. Dopo l'istituzione del Dominio collettivo, in seguito alla legge 4 agosto 1894 n. 397, Santa Restituta inizia una vertenza con il Dominio collettivo di Guardea, che in seguito all'affrancazione degli usi civici è diventato proprietario di parte del territorio dei conti di Marsciano, e lo cita in giudizio davanti al Commissario degli usi civici di Roma. Questo, con sentenza del 6-12 aprile 1933, riconosce a Santa Restituta solo un diritto di promiscuità insieme a Guardea finchè, l'anno successivo, il territorio torna ad essere di competenza di Santa Restituta. L'ente è ancora in attività.
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dc:date
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ha qualificazioni relazioni Cpf
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ha date esistenza
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ha natura giuridica ente
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ha statusProvenienza
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abstract
| - Nel XIII secolo Santa Restituta è compresa nel contado di Todi, insieme a Toscolano, Montecchio, Melezzole, Morre e Moruzze; il Comune di Todi concede l'uso dei singoli territori alle suddette comunità. Nel 1528 questo territorio viene venduto ai conti degli Atti dalla Camera apostolica di Todi e gli stessi, nel 1563, dietro pagamento di 500 scudi da parte di quelle comunità, cedono in enfiteusi perpetua i boschi situati sul versante orientale. Con la redazione del catasto Piano del 1783 i conti di Marsciano, signori di Guardea, tentano di appropriarsi di quel territorio che aveva in godimento la Comunità di Santa Restituta, intestandolo nella mappa di Guardea. I vari tentativi fatti da Santa Restituta per tornare in possesso di quel territorio risultano vani. Dopo l'istituzione del Dominio collettivo, in seguito alla legge 4 agosto 1894 n. 397, Santa Restituta inizia una vertenza con il Dominio collettivo di Guardea, che in seguito all'affrancazione degli usi civici è diventato proprietario di parte del territorio dei conti di Marsciano, e lo cita in giudizio davanti al Commissario degli usi civici di Roma. Questo, con sentenza del 6-12 aprile 1933, riconosce a Santa Restituta solo un diritto di promiscuità insieme a Guardea finchè, l'anno successivo, il territorio torna ad essere di competenza di Santa Restituta. L'ente è ancora in attività.
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altra denominazione produttore
| - Dominio collettivo di Santa Restituta
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scheda provenienza href
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scheda SAN
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ha luogoProduttore
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eac-cpf:hasPlace
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ha luogo Sede
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è produttore di
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ha sottotipologia ente
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forma autorizzata produttore
| - Dominio collettivo di Santa Restituta, Avigliano Umbro (Terni), sec. XIX fine -
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eac-cpf:authorizedForm
| - Dominio collettivo di Santa Restituta, Avigliano Umbro (Terni), sec. XIX fine -
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record provenienza id
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sistema provenienza
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dc:coverage
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is ha produttore
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is ha relazione con Soggetto Produttore
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