dc:description
| - Il settore della viabilità e delle acque pubbliche era regolato durante la Repubblica italiana e il Regno d’Italia dal regolamento 6 mar. 1803 (Bollettino repubblica italiana, 1803, n. 22) che riguardava numerose materie, come le acque, i fiumi, l’arginatura di torrenti e canali, le strade e via dicendo. L’amministrazione di acque e strade faceva capo a un direttore generale di acque e strade (istituito presso il Ministero dell’interno con decreto 7 giu. 1805, inBollettino regno d’Italia, 1805, n. 42; vedi anche avviso 30 giu. 1805, inFoglio Regno d’Italia, 1805, n. 26) e comprendeva una serie di ispettori generali e un corpo di ingegneri (ingegneri idraulici capi, ingegneri idraulici di prima classe, ecc.) nei vari dipartimenti, nei quali era stato istituito con legge 20 apr. 1804 un magistrato d’acque presieduto dal prefetto; a fianco del magistrato d’acque, la legge istituì delegazioni d’acque composte di possidenti col compito di coadiuvare le autorità nell’esecuzione dei lavori (Bollettino repubblica italiana, 1804).Il corpo d’ingegneri d’acque e strade venne stabilito con decreto 6 mag. 1806 (Bollettino regno d’Italia, 1806, n. 73), con l’istituzione di almeno un ingegnere in capo per dipartimento, ma il loro organico subì modifiche in relazione alle esigenze dei vari dipartimenti: così, per il servizio nel territorio ex pontificio il loro numero venne aumentato con decreto 16 dic. 1808 (ibid., 1808, n. 355). Il magistrato d’acque e strade previsto dallo stesso dec[...]
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abstract
| - Il settore della viabilità e delle acque pubbliche era regolato durante la Repubblica italiana e il Regno d’Italia dal regolamento 6 mar. 1803 (Bollettino repubblica italiana, 1803, n. 22) che riguardava numerose materie, come le acque, i fiumi, l’arginatura di torrenti e canali, le strade e via dicendo. L’amministrazione di acque e strade faceva capo a un direttore generale di acque e strade (istituito presso il Ministero dell’interno con decreto 7 giu. 1805, inBollettino regno d’Italia, 1805, n. 42; vedi anche avviso 30 giu. 1805, inFoglio Regno d’Italia, 1805, n. 26) e comprendeva una serie di ispettori generali e un corpo di ingegneri (ingegneri idraulici capi, ingegneri idraulici di prima classe, ecc.) nei vari dipartimenti, nei quali era stato istituito con legge 20 apr. 1804 un magistrato d’acque presieduto dal prefetto; a fianco del magistrato d’acque, la legge istituì delegazioni d’acque composte di possidenti col compito di coadiuvare le autorità nell’esecuzione dei lavori (Bollettino repubblica italiana, 1804).Il corpo d’ingegneri d’acque e strade venne stabilito con decreto 6 mag. 1806 (Bollettino regno d’Italia, 1806, n. 73), con l’istituzione di almeno un ingegnere in capo per dipartimento, ma il loro organico subì modifiche in relazione alle esigenze dei vari dipartimenti: così, per il servizio nel territorio ex pontificio il loro numero venne aumentato con decreto 16 dic. 1808 (ibid., 1808, n. 355). Il magistrato d’acque e strade previsto dallo stesso dec[...]
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