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| - Commissariato dei residui
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| - Commissariato dei residui
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| dc:description
| - Una Amministrazione generale dei beni ecclesiastici e camerali delle Marche fu istituita a Macerata per provvedere all’amministrazione dei beni delle comunità incamerati da Pio VII con il motuproprio 19 marzo 1801 e dei beni delle corporazioni religiose soppresse durante il Regno d’Italia, del quale quei territori avevano fatto parte dall’aprile 1808. Aveva giurisdizione sulle delegazioni di Macerata, Camerino, Ancona e Pesaro e Urbino. Un’altra Amministrazione dei beni ecclesiastici e camerali fu istituita a Fermo. Per breve periodo esse provvidero anche al pagamento di pensioni ed assegni ad ecclesiastici e civili, materia trasferita nel 1818 agli amministratori camerali delle province marchigiane (vedi).Nelle quattro legazioni l’Amministrazione dei beni ecclesiastici e camerali dei territori già del dipartimento del Reno, l’altra già del dipartimento del Rubicone e una terza dei beni già del dipartimento del Basso Po amministravano i beni delle corporazioni religiose soppresse nelle province delle quattro legazioni, che per quasi un ventennio erano rimaste distaccate dallo Stato pontificio. Nel 1825 ad esse subentrò una unica Commissione centrale dei residui (vedi).Le Amministrazioni, che dipendevano dal Tesorierato generale, ebbero fine o con la cessione dei beni ai ripristinati enti religiosi o con la vendita a privati; a Macerata e a Fermo cessarono tra il 1826 e il 1827. Per l’amministrazione dei beni residui fu creato un altro ufficio, il Commissariato dei residu[...]
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| dc:date
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| ha contesto storico istituzionale
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| ha qualificazioni relazioni Cpf
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| ha date esistenza
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| ha statusProvenienza
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| abstract
| - Una Amministrazione generale dei beni ecclesiastici e camerali delle Marche fu istituita a Macerata per provvedere all’amministrazione dei beni delle comunità incamerati da Pio VII con il motuproprio 19 marzo 1801 e dei beni delle corporazioni religiose soppresse durante il Regno d’Italia, del quale quei territori avevano fatto parte dall’aprile 1808. Aveva giurisdizione sulle delegazioni di Macerata, Camerino, Ancona e Pesaro e Urbino. Un’altra Amministrazione dei beni ecclesiastici e camerali fu istituita a Fermo. Per breve periodo esse provvidero anche al pagamento di pensioni ed assegni ad ecclesiastici e civili, materia trasferita nel 1818 agli amministratori camerali delle province marchigiane (vedi).Nelle quattro legazioni l’Amministrazione dei beni ecclesiastici e camerali dei territori già del dipartimento del Reno, l’altra già del dipartimento del Rubicone e una terza dei beni già del dipartimento del Basso Po amministravano i beni delle corporazioni religiose soppresse nelle province delle quattro legazioni, che per quasi un ventennio erano rimaste distaccate dallo Stato pontificio. Nel 1825 ad esse subentrò una unica Commissione centrale dei residui (vedi).Le Amministrazioni, che dipendevano dal Tesorierato generale, ebbero fine o con la cessione dei beni ai ripristinati enti religiosi o con la vendita a privati; a Macerata e a Fermo cessarono tra il 1826 e il 1827. Per l’amministrazione dei beni residui fu creato un altro ufficio, il Commissariato dei residu[...]
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| scheda provenienza href
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| scheda SAN
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| ha sottotipologia ente
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| forma autorizzata profilo istituzionale
| - Commissariato dei residui
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| record provenienza id
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| sistema provenienza
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| is ha relazione con Profilo Istituzionale
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