dc:description
| - Il distretto costituiva nel Lombardo-Veneto una circoscrizione amministrativa intermedia, per ampiezza e importanza, tra provincia e comuni.A capo del distretto era un funzionario governativo, il commissario distrettuale, chiamato sino al 1819 cancelliere distrettuale del censo, perché incaricato di custodire i registri censuari dei comuni del distretto, in base all’editto teresiano del 30 dic. 1755 istitutivo di questo ufficio e delle successive disposizioni del 4 e del 12 aprile 1816, rispettivamente per il Veneto e la Lombardia, relative al nuovo metodo di amministrazione comunale (artt. 150 ss., vedi Comune; vedi anche Direzione del censo e delle imposte dirette).Il compartimento territoriale delle province venete - in esecuzione delle citate patenti 7 e 24 apr. 1815 - venne fissato dalla notificazione 30 nov. 1815 (Collezione province venete, 1815, n. 122). Si seguirono i criteri dell’editto teresiano 30 dic. 1755: Venezia ebbe otto distretti, Verona dodici, Padova dodici, Vicenza tredici, Treviso nove, Polesine sette, Belluno otto, Friuli ventidue (vedi allegato). La ripartizione territoriale per le province lombarde venne stabilita, in esecuzione delle patenti citate, solo con notificazione 12 febbr. 1816 (Raccolta governo Lombardia, 1816, parte I, n. 25) e a partire dal 1° mag. 1817. Si ripristinarono le circoscrizioni anteriori al 1796 e Milano ebbe sedici distretti, Brescia diciassette, Mantova diciassette, Cremona nove, Bergamo diciotto, Como ventisei, Valtell[...]
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abstract
| - Il distretto costituiva nel Lombardo-Veneto una circoscrizione amministrativa intermedia, per ampiezza e importanza, tra provincia e comuni.A capo del distretto era un funzionario governativo, il commissario distrettuale, chiamato sino al 1819 cancelliere distrettuale del censo, perché incaricato di custodire i registri censuari dei comuni del distretto, in base all’editto teresiano del 30 dic. 1755 istitutivo di questo ufficio e delle successive disposizioni del 4 e del 12 aprile 1816, rispettivamente per il Veneto e la Lombardia, relative al nuovo metodo di amministrazione comunale (artt. 150 ss., vedi Comune; vedi anche Direzione del censo e delle imposte dirette).Il compartimento territoriale delle province venete - in esecuzione delle citate patenti 7 e 24 apr. 1815 - venne fissato dalla notificazione 30 nov. 1815 (Collezione province venete, 1815, n. 122). Si seguirono i criteri dell’editto teresiano 30 dic. 1755: Venezia ebbe otto distretti, Verona dodici, Padova dodici, Vicenza tredici, Treviso nove, Polesine sette, Belluno otto, Friuli ventidue (vedi allegato). La ripartizione territoriale per le province lombarde venne stabilita, in esecuzione delle patenti citate, solo con notificazione 12 febbr. 1816 (Raccolta governo Lombardia, 1816, parte I, n. 25) e a partire dal 1° mag. 1817. Si ripristinarono le circoscrizioni anteriori al 1796 e Milano ebbe sedici distretti, Brescia diciassette, Mantova diciassette, Cremona nove, Bergamo diciotto, Como ventisei, Valtell[...]
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