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  • Archivio notarile
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  • Archivio notarile
dc:description
  • Al momento dell’unificazione lo Stato italiano eredita una quantità cospicua di atti notarili, conservati fin dall’età comunale, in quanto i Comuni e poi gli Stati che ad essi subentrarono avevano emanato disposizioni normative per garantire sia l’autenticità degli atti, attraverso forme di registrazione o di deposito presso appositi uffici, sia la conservazione delle imbreviature, dei sigilli e dei protocolli dei notai defunti o che avessero cessato l’attività, affidandoli ad altri notai che ne rilevavano l’attività o, più tardi, imponendone la conservazione in appositi Archivi, dotati di specifici regolamenti; o ancora, mediante la conservazione di copie degli atti in appositi uffici (Uffici di insinuazione, Uffici del registro, Archivi mandamentali). La presenza degli atti dei notai negli Archivi di Stato, pertanto, deriva di massima dal versamento effettuato dagli Archivi notarili distrettuali, comunali, mandamentali o sussidiari regolati dall’ordinamento italiano del notariato e degli Archivi notarili.Gli Archivi notarili, presso cui vengono concentrati gli archivi dei singoli notai alla loro morte o cessazione dall'attività, non sono semplici istituti di conservazione, ma svolgono alcune funzioni già proprie dei notai quali il rilascio di copie, estratti e certificati, registrazioni o altro inerenti agli atti conservati che mantengono la loro efficacia giuridica, nonostante il decorrere del tempo. Gli Archivi notarili pertanto percepiscono tariffe e diritti discipl[...]
dc:date
  • [non presente]
ha qualificazioni relazioni Cpf
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