dc:description
| - Nel 1808 con l'annessione della Toscana all'Impero francese il territorio fu organizzato in mairies, la nuova municipalità ereditata dal sistema amministrativo francese. L'organizzazione municipale prevedeva la nomina da parte del prefetto di un maire e l'elezione di un consiglio municipale dotato di ristretti poteri decisionali. Il maire restava in carica cinque anni, era coadiuvato da un numero variabile di aggiunti e esercitava le sue funzioni sotto la vigilanza del prefetto e del viceprefetto o su loro delega. A lui spettavano l'amministrazione dei beni, delle entrate e delle uscite comunitative, la direzione dei lavori pubblici, le funzioni di polizia in ambito locale, nonché la pubblicazione di regolamenti e provvedimenti su queste materie. A lui era inoltre attribuita la funzione di ufficiale di stato civile, preposto, per il tramite dei suoi aggiunti, alla redazione degli atti di nascita, matrimonio e morte, da conservarsi presso l'archivio municipale. In materia finanziaria vennero introdotti sostanziali cambiamenti. Le entrate si basarono sulla riscossione del "centesimi addizionali" previsti dalle imposte statali: tassa fondiaria, tassa personale, tassa delle porte e finestre (pagata al momento della costruzione degli edifici), tassa sulle patenti (pagata per l'esercizio di arti e professioni). In caso di necessità i Consigli municipali potevano aumentare le entrate grazie alla locazione di spazi pubblici, al servizio di pesa pubblica, alla applicazione di...
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abstract
| - Nel 1808 con l'annessione della Toscana all'Impero francese il territorio fu organizzato in mairies, la nuova municipalità ereditata dal sistema amministrativo francese. L'organizzazione municipale prevedeva la nomina da parte del prefetto di un maire e l'elezione di un consiglio municipale dotato di ristretti poteri decisionali. Il maire restava in carica cinque anni, era coadiuvato da un numero variabile di aggiunti e esercitava le sue funzioni sotto la vigilanza del prefetto e del viceprefetto o su loro delega. A lui spettavano l'amministrazione dei beni, delle entrate e delle uscite comunitative, la direzione dei lavori pubblici, le funzioni di polizia in ambito locale, nonché la pubblicazione di regolamenti e provvedimenti su queste materie. A lui era inoltre attribuita la funzione di ufficiale di stato civile, preposto, per il tramite dei suoi aggiunti, alla redazione degli atti di nascita, matrimonio e morte, da conservarsi presso l'archivio municipale. In materia finanziaria vennero introdotti sostanziali cambiamenti. Le entrate si basarono sulla riscossione del "centesimi addizionali" previsti dalle imposte statali: tassa fondiaria, tassa personale, tassa delle porte e finestre (pagata al momento della costruzione degli edifici), tassa sulle patenti (pagata per l'esercizio di arti e professioni). In caso di necessità i Consigli municipali potevano aumentare le entrate grazie alla locazione di spazi pubblici, al servizio di pesa pubblica, alla applicazione di...
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