dc:description
| - Con decreto 31 ottobre 1860, n. 111 serie 92, emanato dal marchese Gioacchino Napoleone Pepoli, regio commissario generale straordinario per le province dell'Umbria, si istituiva in ogni comune un ufficio di stato civile per la registrazione dei dati anagrafici della popolazione: nascite, matrimoni e morti. Il decreto "ordina promulgarsi, per avere effetto nelle province dell'Umbria col primo dicembre prossimo [1860] i titoli V, VI, XIII del Progetto di revisione del codice civile Albertino, relativi i primi due al regolamento civile del matrimonio, e il terzo all'adempimento e conservazione degli Atti di Stato Civile" (in "Atti ufficiali pubblicati dal Marchese G. N. Pepoli regio commissario generale straordinario per le province dell'Umbria, Firenze, Stamperia reale, 1861, pp. 394 ss.). Il decreto, che anticipava quindi l'entrata in vigore nel territorio regionale delle disposizioni in questione, stabiliva tra l'altro che in ogni comune dell'Umbria "le Commissioni di statistica, in unione col capo del Municipio, dovranno immediatamente occuparsi d'istituire un Ufficio di stato civile, ove cominceranno a registrarsi gli atti a datare dal primo del prossimo dicembre secondo le norme stabilite nei titoli predetti". Il regio commissario avrebbe inviato "le module per i registri degli atti suddetti e le istruzioni per la formazione degli uffici". "I parrochi e direttori di pubblici istituti, e tutti coloro i quali finora hanno tenuti i registri di stato civile" venivano obb...
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abstract
| - Con decreto 31 ottobre 1860, n. 111 serie 92, emanato dal marchese Gioacchino Napoleone Pepoli, regio commissario generale straordinario per le province dell'Umbria, si istituiva in ogni comune un ufficio di stato civile per la registrazione dei dati anagrafici della popolazione: nascite, matrimoni e morti. Il decreto "ordina promulgarsi, per avere effetto nelle province dell'Umbria col primo dicembre prossimo [1860] i titoli V, VI, XIII del Progetto di revisione del codice civile Albertino, relativi i primi due al regolamento civile del matrimonio, e il terzo all'adempimento e conservazione degli Atti di Stato Civile" (in "Atti ufficiali pubblicati dal Marchese G. N. Pepoli regio commissario generale straordinario per le province dell'Umbria, Firenze, Stamperia reale, 1861, pp. 394 ss.). Il decreto, che anticipava quindi l'entrata in vigore nel territorio regionale delle disposizioni in questione, stabiliva tra l'altro che in ogni comune dell'Umbria "le Commissioni di statistica, in unione col capo del Municipio, dovranno immediatamente occuparsi d'istituire un Ufficio di stato civile, ove cominceranno a registrarsi gli atti a datare dal primo del prossimo dicembre secondo le norme stabilite nei titoli predetti". Il regio commissario avrebbe inviato "le module per i registri degli atti suddetti e le istruzioni per la formazione degli uffici". "I parrochi e direttori di pubblici istituti, e tutti coloro i quali finora hanno tenuti i registri di stato civile" venivano obb...
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